Il deputato leghista eletto con 222 voti, c'è anche un ringraziamento al Papa e un appello alla diversità
Dopo il San Francesco ‘apocrifo’ di Giorgia Meloni che ha scatenato un mare di polemiche per la citazione sbagliata, continuano le citazioni legate a santi e beati legati all’Umbria nella politica nazionale. Nel primo discorso da presidente della Camera dei Deputati di Lorenzo Fontana, deputato della Lega, c’è infatti anche un pensiero per Carlo Acutis, il giovane beato sepolto ad Assisi.
Il deputato della Lega Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera: ad eleggerlo 222 votanti su 392, la maggioranza richiesta era 197. Oltre a Fontana hanno ottenuto voti: Guerra 77, De Raho 52, Richetti 22. le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.
“Onorevoli colleghi, è con forte gratitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il parlamento“, ha detto Fontana, che ha dedicato “un primo saluto al pontefice Francesco che rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani e che sta svolgendo un’ azione diplomatica a favore della pace senza uguali“. E se già il 12 ottobre Lorenzo Fontana aveva rivolto un pensiero al beato Carlo Acutis – “Oggi, la Chiesa ricorda, il Beato Carlo Acutis, punto di riferimento per tutti noi, ed in particolare per i giovani“, il suo tweet – il beato ritorna in un passaggio del suo discorso. “Il ruolo del Parlamento nelle aule e nella rappresentanza esterna non deve prescindere dalla valorizzazione delle diversità e non deve cedere all’omologazione. L’omologazione è strumento di totalirismo, delle imposizioni centrali sulle volontà dei cittadini. Il beato Carlo Acutis disse ‘Tutti nasciamo come degli originali, ma molti di noi muoiono come fotocopie’ – era un ragazzo di 15 anni. L’italia dia forza alla propria peculiare natura senza omologarsi a realtà estere più monolitiche e a culture che non diversificano. La diversità non è rottura o indice di superiorità ma espressione di democrazia e rispetto della storia: la ricchezza dell’Italia e dell’Europa sta nella diversità“.