Domenica 21 aprile, alle 18, a Spoleto, al Cantiere Oberdan – Largo Gabriele dell’Addolorata (piazzetta delle Erbe), il Balletto di Spoleto presenta Ipotesi Gaia di e con Caterina Genta (danza) e Marco Schiavoni (musica live). Attraverso i linguaggi della danza, della musica, delle arti visive, integrati armonicamente come un sistema vivente, lo spettacolo racconta di acque, sorgenti, mari, cascate, boschi, rocce e dell'eterno femminino che rappresenta la Madre terra, un Titano femmina della mitologia greca, sorta dal Caos. Dea della fertilità e della natura, Gaia, da sola, genera e distrugge.
Secondo lo scienziato inglese James Lovelock, che ha formulato l'ipotesi Gaia, gli oceani, l'atmosfera, la crosta terrestre e tutte le altre componenti geofisiche del pianeta mantengono costantemente le condizioni idonee alla presenza della vita e si evolvono insieme ad essa proprio grazie alla presenza degli organismi viventi. I fenomeni evoluzionistici non riguardano soltanto animali e piante ma l'intero sistema, l'intera Gaia. Gaia è il nome del pianeta vivente. Lo spettacolo si avvale di materiali di recupero per le scene e costumi.