La festa dell'Unità d'Italia e delle forze armate a Norcia è diventata ormai un appuntamento fisso con la storia per capire meglio il passato e guardare al futuro con occhi più consapevoli. Non solo le istituzioni e le associazioni combattentistiche e d'arma vivono con questo spirito la giornata del 4 novembre ma anche i giovani, negli ultimi anni sempre più coinvolti a prendere parte al programma delle iniziative. Anche quest'anno sono stati riservati loro dei momenti specifici, come il convegno sull'attualità della Costituzione Italiana, tenuto dal vice prefetto della Provincia di Perugia e già commissario straordinario del Comune di Norcia Giancarlo de Filippis che, oltre ad illustrare i principi della nostra “Carta”, ha anche tenuto ai ragazzi una vera e propria lezione sulla storia della nostra unità nazionale. Al convegno ha fatto seguito la celebrazione eucaristica presso la concattedrale di Santa Maria, presieduta da monsignor Mario Curini e, a seguire, la cerimonia commemorativa in Piazza Vittorio Veneto, dove i ragazzi si sono ritrovati per assistere alla deposizione della corona presso il monumento dei caduti e per ricevere dalle mani del sindaco Gian Paolo Stefanelli la bandiera tricolore e il testo della Costituzione italiana. “Voi, cari ragazzi – ha detto nel suo discorso il primo cittadino – siete il futuro della nostra comunità. Siete portatori della speranza di futuro, anzi rappresentate la certezza del futuro. E guai se il vostro futuro si costruisse senza la memoria del passato. Auspico – ha aggiunto – che in tutti sia sempre presente l'amore per la nostra Patria, non come mezzo di un egoistico nazionalismo, ma come l'espressione di una comune fratellanza e di una identità collettiva. Mantenere l'identità non significa chiusura, paura, egoismo ma consapevolezza di essere un Paese che fonda i suoi pilastri sui principi fondamentali della Costituzione Repubblicana, il patto che, sopra ogni altra norma, regola la nostra convivenza civile. Amarla significa costruire una protezione contro il ripetersi delle barbarie del passato, e nello stesso tempo, riconoscerne l'insieme di valori e di percorsi concretamente tracciati, per crescere meglio, tutti quanti insieme. Ecco perché anche quest'anno abbiamo voluto ripetere la significativa cerimonia di consegna della Costituzione e della bandiera italiana ai giovani diciottenni del nostro territorio”. Il sindaco Stefanelli ha aperto il suo discorso con il ricordo di “chi, nei campi di battaglia, ha sacrificato la propria esistenza per la Patria”. “Per l'ennesima volta – ha detto – la popolazione di Norcia, con grande senso del dovere, si ritrova di fronte a questo monumento a rendere loro omaggio. Si ritrova di fronte a questo ‘Milite Ignoto' con la consapevolezza che ci sono valori alti a cui bisogna dare grande importanza e grande rilevanza, e tra questi valori non possono non occupare le primissime postazioni il ricordo commosso e riconoscente di tutti i nostri concittadini che hanno combattuto per l'indipendenza, per l'unità e per la libertà della nostra Patria”. E poi un doveroso passaggio per le Forze armate, “il baluardo, la difesa della Patria e della Nazione, che sempre e in ogni circostanza, obbedienti alla coscienza morale e civile, si sono fatte portatrici di pace e di unità – ha sottolineato Stefanelli – oltre che di libertà, in altre nazioni, dove ancora regnano violenza e disordine, spesso pagando – e penso ai morti di Nassirya e di Kabul – un prezzo troppo alto, anche con il sacrificio della vita, pur di difendere e accendere questo valore”.
IL 4 NOVEMBRE A NORCIA: UN APPUNTAMENTO CON LA STORIA PER CAPIRE E GUARDARE AL FUTURO
Gio, 05/11/2009 - 16:37