Arriverà anche a Perugia, il 27 marzo, “Per non morire di mafia”, manifestazione per la legalità e contro tutte le mafie. Una iniziativa non solo culturale, ma soprattutto dai forti significati sociali, che sta attraversando l'Italia con grande successo.
“Per non morire di mafia” è il titolo del libro-intervista di Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, diventato monologo teatrale dell' attore siciliano Sebastiano Lo Monaco per la regia di Alessio Pizzech.
La manifestazione, che gode dell' Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si articola in due momenti. Il primo: alle 17.30, presso il Teatro Morlacchi, ci sarà un incontro pubblico con il Procuratore Grasso ed il sindaco Boccali, al quale parteciperanno anche i giovani delle associazioni antimafia impegnati nei progetti di recupero a fini sociali dei beni confiscati alle cosche. A questo dibattito sono invitati i cittadini ed in particolare i giovani. Il secondo momento sarà alle ore 21, sempre al Morlacchi, dove andrà in scena lo spettacolo di Lo Monaco: il monologo vibrante di un uomo che combatte in prima linea la battaglia per un futuro senza la Piovra, le cui riflessioni, sul piano umano e professionale, arrivano alla conclusione che per battere la mafia occorre prima di tutto avere la percezione della sua pericolosità e quindi diventa fondamentale la comunicazione, soprattutto nei confronti dei più giovani.
Da qui l'idea di “tradurre” il libro in una dimensione teatrale di più immediato approccio, la cui valenza simbolica di rito collettivo è stata condivisa dal magistrato e dall' uomo di spettacolo. Un progetto/spettacolo contro il silenzio ed anzi con il dichiarato obiettivo di far conoscere, discutere, reagire.
Il lavoro debuttò al Festival dei Due Mondi di Spoleto due anni fa, accolto dalle ovazioni del pubblico.
L' iniziativa si avvale dell'adesione e della collaborazione di alcune delle maggiori associazioni del volontariato impegnate sul fronte dell'affermazione della legalità, tra cui ARCI, Fondazione Antonino Caponnetto, Libera. Il progetto complessivo è a cura di Antonella Moretti, dell'AssociAzione Culturale FACTOTUM ART.