Perugia

Ikea, si ingarbuglia il nodo di Perugia

C’era un tempo in cui l’arrivo di Ikea a Perugia rappresentava il principale obiettivo dell’allora amministrazione di centrosinistra che governava la città. Poi, i ritardi legati al progetto nel sito inizialmente individuato a San Martino in Campo e la revisione dei piani del colosso svedese hanno allungato così tanto i tempi che l’amministrazione comunale, a Perugia, ha nel frattempo cambiato colore. Cosa impensabile quando una decina di anni fa iniziarono i sopralluoghi nell’area che sembrava destinata ad ospitare il noto store gialloblu dell’azienda svedese.

In attesa di vedere se il taglio del nastro (previsto entro il 2021) sarà fatto con la benedizione di un sindaco di centrodestra (o magari pentastellato) o se il centrosinistra tornerà “in possesso” di Palazzo dei Priori, nel Pd c’è finalmente chi si pone alcuni problemi concreti legati alla tanto attesa apertura di Ikea a Perugia. A cominciare dalla viabilità.

Perché secondo il nuovo progetto del Comune di Perugia, Ikea sorgerà nella cosiddetta “nuova Collestrada”, che con l’ampliamento dell’attuale galleria dell’Ipercoop (destinata ad ospitare ulteriori marchi, soprattutto del settore della moda) diventerà la più grande area commerciale dell’Umbria. Circa 44mila 500 mq di area commerciale, di cui 25mila destinati a Ikea.

Un’area – rilevano i consigliere regionali del Pd Giacomo Leonelli e Carla Casciari – che diventerà ancora di più il nodo di tre grandi flussi di transito: la direttrice Foligno-Assisi (da dove già ora arriva il 40% dei clienti Ipercoop), quello proveniente dal capoluogo e dall’area del Trasimeno, quello da nord, soprattutto una volta che sarà completata la Perugia-Ancona.

Il progetto prevederebbe possibilità di accesso diversificate per i visitatori provenienti dalle varie arterie viarie: il traffico proveniente dalla SS75 verrà deviato già all’uscita di Ospedalicchio (utilizzando una strada esistente); una nuova corsia sulla E45 è invece prevista a servizio di chi proviene da sud. Nulla invece sarebbe ancora deciso per alleggerire il traffico proveniente da nord, attraverso un raccordo con la Perugia-Ancona. Né si sa nulla sulla viabilità secondaria di Ponte San Giovanni. E sono questi due gli aspetti che preoccupano i consiglieri regionali del Pd, che ricordano come Governo, Regione e Anas abbiano siglato un accordo in cui si prevedono interventi per 73 milioni di euro per migliorare la viabilità di Collestrada. “Ad oggi – lamentano Leonelli e Casciari – non è chiara la quantificazione delle risorse che Anas, Eurocommercial ed il Comune di Perugia hanno intenzione di investire per gli interventi necessari alla realizzazione della viabilità della nuova Collestrada“. Per questo, si chiede di conoscere investimenti e tempi di realizzazione, in particolare, della viabilità di raccordo tra il nuovo svincolo di Madonna del Piano e l’area ospedaliera di Sant’Andrea delle Fratte, come deliberato dall’Assemblea legislativa nel maggio del 2017.