Ikea ha comunicato ufficialmente a Eurocommercial che non è più interessata ad aprire a Perugia. Una comunicazione, inoltrata lo scorso 11 marzo, che secondo il responsabile del procedimento, architetto Asfalti, determina la necessità di una nuova valutazione da parte del Comune.
Posizione spiegata in Commissione, dove si è discussa l’istanza presentata dalla capogruppo del M5s, Cristina Rosetti, perché il Comune revochi la delibera relativa all’ampliamento dell’area commerciale di Collestrada.
Per Rosetti, la decisione di Ikea di ritirarsi dal progetto era prevedibile, a suo avviso, avendo cambiato le proprie politiche commerciali. La stessa Regione dell’Umbria – si legge nell’atto – ha disposto di sottoporre a VAS la proposta di variante visto che si rilevano criticità, data la presenza in prossimità di due siti Natura quali l’Ansa degli Orari e i Boschi di Farnetto di Collestrada. Anche la valutazione di impatto sulla salute non offre adeguati elementi di analisi e di valutazione. Inoltre, le superfici a parcheggio previste a nord della E45 (parte A) e poste tra il centro commerciale e il centro abitato di Ponte San Giovanni sembra costituiscano nuovo consumo di suolo, per quanto invece sia stato affermato anche in sede di consiglio comunale e di conferenza che l’intervento complessivo non genera nuovo consumo di suolo.
Da qui la richiesta all’amministrazione di un impegno “a disapplicare e revocare prontamente la delibera consiliare e, in collaborazione con la Regione dell’Umbria e con Anas, a potenziare il trasporto pubblico anche su ferro, al fine di ridurre drasticamente il traffico veicolare, a programmare azioni urgenti di risanamento della qualità dell’aria per le aree di Ponte San Giovanni, Collestrada e le zone limitrofe, ad avviare uno studio epidemiologico per indagare lo stato di salute della popolazione delle suddette aree, insieme ad una analisi dello stato delle matrici ambientali al fine della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, anche in ottica di prevenzione primaria e infine che confermai il divieto di nuove medie e grandi strutture di vendita nelle aree indicate dal vigente atto di programmazione commerciale“.
Tecnici comunali e Comitato
In Commissione sono intervenuti anche i tecnici di Eurocommercial e rappresentanti del Comitato Collestrada. Asfalti ha tenuto a precisare che il progetto di Eurocommercial è stato analizzato in maniera puntuale, come dimostrano le relazioni su ciascun ambito di competenza redatte dagli stessi dirigenti comunali. “Come Rup – ha detto – ritengo che non sia necessaria la revoca come richiesto, in quanto le analisi sono state molto circostanziate e attente”. Anche se, ha poi aggiunto, con il venir meno dell’interesse di Ikea al progetto è necessaria una sua rivisitazione, che dovrà essere valutata nuovamente dal Comune.
Critico sul progetto si è detto Sandro Grasselli, intervenuto in rappresentanza del Comitato Collestrada, che ha ribadito come come lo stesso si vada ad inserire in un’area già fortemente critica, aggiungendovi ulteriori problemi anziché risolverli, dal traffico al consumo di suolo.
Eurocommercial vuole andare avanti
Di avviso contrario, invece, l’architetto Cleri, in rappresentanza di Eurocommercial, secondo il quale il progetto fornisce tutte le risposte alle criticità individuate. Cleri ha ulteriormente precisato che l’ansa degli Ornari e il bosco di Collestrada sono esterni all’intervento e che urbanisticamente con la realizzazione del progetto verranno posti in demolizione una serie di edifici agricoli oggi in disuso, mentre sarà restituita un’area verde di 4 ettari ai piedi di Collestrada, a mitigazione degli interventi, così come è prevista una mitigazione idrica della zona. Si è previsto anche di realizzare una fermata ferroviaria di prossimità e di mettere a disposizione una dotazione di parcheggi di scambio che consentirebbero di poter parcheggiare la macchina a Collestrada e utilizzare un mezzo alternativo come il ferro per raggiungere la città. Anche sul piano della viabilità, secondo quanto riportato da Cleri, il progetto fornisce risposte adeguate, individuate insieme ad Anas, con uno sforzo economico importante per la stessa Eurocommercial. Cleri ha, infine, spiegato che il progetto modificato a seguito della rinuncia di Ikea è in fase di redazione e sarà presentato appena concluso.
Le posizioni della politica
Critico nei confronti del progetto il consigliere Pd Mirabassi che si è detto, invece, del tutto concorde con l’ordine del giorno e ha chiesto la presenza della Giunta in commissione, in particolare del sindaco, “che – ha ricordato – in passato ha sempre combattuto i centri commerciali e ora invece li sostiene”. La proponente Rosetti, accogliendo la richiesta di Mirabassi ha tenuto a sottolineare che intende sentire sull’argomento solo il Sindaco. “Su questo progetto – ha detto – ci giochiamo il futuro della città. A mio avviso si tratta di un’operazione meramente speculativa, in cui Ikea era un mero specchietto per le allodole”. Dello stesso avviso anche il consigliere Pietrelli, secondo il quale la scelta fatta è negativa per la città, è un’ipoteca sul futuro di Perugia. D’accordo con l’ordine le giorno si sono, quindi, detti anche il pentastellato Giaffreda e la consigliera Pd Ranfa, che ha sottolineato la necessità di partecipare il progetto alla cittadinanza.
Convinto della bontà del progetto si è detto, invece, in consigliere di Progetto Perugia Vignaroli, per il quale il progetto in questione, se non risolve tutte le criticità dell’area, rappresenta sicuramente un’occasione di razionalizzazione della cementificazione fatta in precedenza e della viabilità in quella zona.
Rischio penale ad Eurocommercial
Al termine, il dirigente Antinoro ha ulteriormente precisato che il sottoporre a Vas la proposta di variante è una procedura normale e corretta, a garanzia del rispetto delle norme ambientali. Ha anche ribadito quanto detto in apertura da Asfalti, rispetto al fatto che con il nuovo progetto il Consiglio comunale dovrà rivalutarlo ex novo, per cui non si rende necessaria la revoca della delibera, da cui, anzi, potrebbe derivare un problema per il Comune qualora Eurocommercial possa decidere di richiedere danni all’ente.
Del tutto contraria a quanto affermato dal dirigente la stessa Rosetti, che ha richiesto una relazione scritta dai dirigenti sulla possibilità di revoca. Rosetti ha, quindi, emendato l’atto sia aggiornandolo con la comunicazione di Eurocommercial dell’11 marzo, sia accogliendo la richiesta di Mirabassi per una adeguata partecipazione di qualsiasi atto venga posto in essere dalla giunta al riguardo. Al termine, dunque, l’ordine del giorno è stato respinto con i 5 voti favorevoli di Mori, Mirabassi, Ranfa, Giaffreda e Pietrelli e i 6 contrari di Felicioni, Tracchegiani, Vignaroli, Nucciarelli, Cagnoli e Fronduti.