“Ikea in Centro Storico: rivalutare gli spazi commerciali in stato di abbandono”. Ecco il cuore della proposta provocatoria, a suo modo, fatta dal Gruppo Giovani della Lega di Perugia e avvalorata dal commento del Senatore Simone Pillon, responsabile della campagna elettorale denominata #Perugia2019.
Sostiene Pillon, “Idea possibile, innovativa e anche non troppo complicata da attuare”, quella nata da Chiara Pasquale del Gruppo Giovani, guidato dal coordinatore Gianluca Taburchi e da Riccardo Augusto Marchetti coordinatore centrosud Lega Giovani.
“Il centro storico di Perugia vive da anni un calo di presenze, conseguenza degli errori commessi in fatto di mobilità e scelte commerciali che hanno spostato il potere di acquisto nei grandi centri commerciali nati in periferia – spiega la Pasquale in una nota alla stampa – Sono anni che si parla del polo Ikea e in questi ultimi mesi il progetto sta mettendo radici nell’area di Collestrada. Questo però non accadrà prima del 2021.
TUTTA LA STORIA RECENTE DEL PROGETTO IKEA
La nascita di un polo commerciale così potente e che, in base al progetto sarà accessibile con mezzi propri e pubblici, sposterà dal centro storico anche la fascia d’età di giovani dai 13 ai 18 anni che attualmente è quella che trascorre i pomeriggi in centro, che ha potere di acquisto e contribuisce in maniera determinante alla crescita delle attività presenti. La nostra idea è quella di proporre alle aziende che hanno intenzione di aprire nel nuovo polo commerciale – prosegue – di andare ad occupare i grandi spazi commerciali che si trovano in centro e che attualmente sono in stato di degrado e abbandono. Sarebbe sufficiente contattare Ikea e proporre di utilizzare, replicando l’esperienza di Roma Centro storico, una grande metratura del centro con un pop up store di accessori e progettazione. L’esperienza romana prevista per un breve periodo è stata più volte prolungata dato il grande successo”.
Secondo una recente indagine condotta dal Sole 24 ore, infatti, il colosso svedese sta sperimentando in Italia nuovi format di vendita e servizi che vadano incontro alle esigenze di consumatori sempre più urbani e digitali, in cerca di esperienze d’acquisto innovative e accattivanti, meno disposti a prendere l’auto per spostarsi in periferia e fare shopping nella ressa delle grandi superfici commerciali. Secondo la giovane esponente leghista le potenzialità di un progetto simile porterebbero enormi benefici alla città e al centro storico in particolare.
“Per i prossimi anni, fino alla realizzazione del polo commerciale di Collestrada e sono certa anche oltre – afferma Chiara Pasquale – il pop up store indurrebbe le persone a frequentare il centro, portando contestualmente vantaggio a tutti gli esercizi commerciali ed al minimetrò”.