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Idraulico colpito da infarto mentre lavora, il giovane salvato dalla padrona di casa

“Ce la fa, ce la fa… il paziente sta  bene, ora respira autonomamente; non ha avuto danni di natura cardiologica e neurologica” Rosita Ciampichini, medico  della Unità di Terapia Intensiva Cardiologica è  decisamente ottimista sulle condizioni un paziente di 49 anni colpito  venerdì  scorso da un infarto e precisa con l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia: “Un ecocardiogramma eseguito in queste ore dimostra che il cuore è sano, ben irrorato; il paziente dopo una breve degenza in Cardiologia potrà tornare alla  vita di sempre. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di una mia collega  intervenuta un attimo dopo il malore e l’infarto”. 

Se l’uomo, un  idraulico che stava eseguendo dei lavori in un appartamento di Castel del Piano  è salvo,  lo deve ad una serie incredibile di circostanze. Basta seguire il racconto del suo angelo custode che l’ha  messo in sicurezza per averne la conferma: “Sono un medico  del 118 da  30 anni , lavoro all’Ospedale di Citta della Pieve –– si presenta la Dott.ssa Daniela Alcioni-. Venerdì scorso era il mio giorno di riposo e come sempre  lo utilizzo per una serie di commissioni; di solito  torno a casa intorno alle 14, ma venerdì ho anticipato di un’ora.  Un artigiano stava eseguendo dei lavori all’impianto idraulico dalle 8 di mattina. In casa c’era anche mio marito Ettore Marzano, mio figlio Martino e la sua fidanzata Claudia Mercuri. 

Mi affaccio nel bagno dove stava lavorando l’artigiano ed improvvisamente  lo vedo crollare a terra,  colore terreo, una situazione di estrema emergenza, un infarto in corso. Mio  figlio e la fidanzata , entrambi al  sesto anno di medicina, prossimi alla laurea, diverse lezioni pratiche di rianimazione nella sala  di simulazione della Facoltà di Medicina, contattano il 118  mentre  io faccio appello  a tutta la mia esperienza di medico del 118 e comincio a  praticare o il massaggio cardiaco, e poi anche  la respirazione bocca a bocca, nonostante avesse già le labbra serrate.  In quei lunghi minuti ho  provato una  forte emozione un coinvolgimento emotivo speciale, mi stavo rendendo conto di  salvare la vita di  una persona in casa mia”.

L’intervento  della Dott.ssa Alcioni è stato decisivo;  in ospedale sono in tanti a dirlo, i colleghi del 118, Cristoforo Condello e l’infermiere Fabio Nucciarelli, che hanno trasportato l’uomo al S. Maria della Misericordia per l’intervento di angioplastica primaria  eseguito dal Dr. Claudio Giobolini, i cardiologi ed  i rianimatori. “Non è certo la prima volta che mi capita un episodio analogo – aggiunge la Dott.ssa Alcioni-, di interventi salva vita  per  noi  che  operiamo nell’avamposto dell’emergenza ne capitano diversi . Questo caso  è  stato diverso per tante ragioni, aver  potuto contare anche sull’aiuto di  due prossimi medici, mio figlio e la sua fidanzata, praticamente è come averli tenuti  a battesimo in una situazione disperata. Poi ,il pensiero che se fossi stata al lavoro  o fossi rientrata a casa  solo di pochi minuti dopo, una persona cui siamo affezionati,  non ce l’avrebbe fatta. Sono andata a trovarlo in ospedale, mi sono commossa guardando i suoi occhi, raccogliendo il suo sorriso e quel grazie che non dimenticherò mai”