Si fa chiamare “Iddio” ed in poco tempo è diventato un fenomeno del social network Twitter: è un ragazzo di Foligno che ha studiato e vive a Perugia, laureato in filosofia, che tra tutte le sue esperienze e riconoscimenti può vantare un premio ai Twitter Award del Blogfest di Riva del Garda come Twittero Più Carismatico 2011.
Ha più di 10000 “fedeli”, ma ci tiene a non svelare la sua reale identità, nonostante si sia aggirato per le strade di Perugia, vestito di bianco, durante Eurochocolate, ingaggiato dallo staff della kermesse per curarne la comunicazione: “è stato molto divertente” ci dice nell'intervista concessa rigorosamente in chat, tanto tecnologica quanto la creazione del suo personaggio.
“Giravo per il centro vestito come Morgan Freeman in 'Una settimana da Dio', e incontravo i miei 'fedeli' in mezzo agli stand e alla folla. Da Twitter ci si dava appuntamento in centro, si usciva dal social network, e ci si conosceva mangiando cioccolata. Qualcuno si è stupito del fatto che alla fine di quelle due settimane, invece di essere ingrassato, io avessi perso due chili, ma non c'è niente di strano, è stato soltanto un “miracolo”. E' stato Guarducci in persona (il patron di Eurochocolate, n.d.r.) a ingaggiarmi, dopo avermi conosciuto a Riva del Garda. Riuscire a fare “Dio” come lavoro, in tempi di crisi, è qualcosa di entusiasmante”.
Il perché della scelta del suo nome può indurre in confusione o in giudizi negativi. Ed i rapporti con il suo diretto competitor, il Diavolo, non sono certo dei migliori: “anche lui è venuto su Twitter – ci spiega – a tentare le anime che io vado salvando. Ma dato che “Satanasso” è online, posso controllarlo meglio”.
In realtà, la scelta del famoso “twittarolo” è legata anche alla possibilità di “sfruttare il veicolo del social network per qualcosa che vada oltre le battute. Mi piace suscitare interesse verso la spiritualità e la filosofia – ci confessa – o almeno di stuzzicare gli utenti in questo senso. Non mi piace l'ateismo facile: oggi la gente si professa atea per pigrizia o anche solo per rimostranza verso il Vaticano, ma non mi sembra giusto nei confronti dell'idea di Dio, che non va presa come un dogma fastidioso, bensì come un interrogativo sempre valido”. L'utilizzo di un mezzo come Twitter diventa dunque eccezionale per raggiungere diversi strati di utenza: “Twitter è nettamente superiore rispetto a Facebook, come idea di base, qualità dei contenuti e simpatia. Va riconosciuto il genio di Zuckerberg, creatore di Facebook, ma Twitter è frizzante, velocissimo e garantisce aggiornamenti in tempo reale su tutto ciò che accade nel mondo”. Un modo, tra l'altro, per stringere amicizia anche dal vivo: “grazie a Twitter ho conosciuto una ventina di umbri, soprattutto perugini. Abbiamo anche organizzato un tweetaperitivo a dicembre, al Caffè Morlacchi di Perugia. Speriamo di ripetere l'esperienza al più presto”. Per il futuro ha deciso di scrivere un libro, “tentando di eguagliare il successo editoriale già raggiunto dalla Bibbia”. Se lo volete trovare e seguire, scrivete Iddio su Twitter, dove la prima lettera è in realtà una L minuscola, un gioco che ha concesso al nostro twittero di conservare l'idea del nome, seppur ci fosse già qualcuno registrato con il nome “Dio”.
Alessia Chiriatti