Categorie: Politica Spoleto

Ici su fabbricati rurali, nuova polemica politica tra Amministrazione e Gruppi di opposizione

di Raggruppamento Loretoni, Gruppo Misto, Rinnovamento per Spoleto

Ancora una volta ci troviamo a parlare di cartelle Ici inviate ai cittadini da parte del Comune di Spoleto in modo per noi inopportuno. Ci troviamo infatti ora davanti al caso di avvisi di accertamento per diverse centinaia di euro (per alcuni più di mille), relativi all'anno 2007 per fabbricati rurali che, in quanto tali, sono invece esclusi da tale pagamento. La legislazione in materia, infatti, dopo alcuni anni di ambiguità, sembrerebbe ora chiara. Basta leggere il decreto milleproroghe del 30/12/2008 che chiarisce che ai fini Ici “non si considerano fabbricati le unità immobiliari, anche iscritte o iscrivibili nel catasto fabbricati, per le quali ricorrono i requisiti di ruralità di cui all’articolo 9 del decreto-legge 30 dicembre 1993, n. 557”.
Il Comune di Spoleto, però, sembra facendosi forte di varie sentenze della Corte di Cassazione, alcune antecedenti ed altre successiva a questi chiarimenti normativi, ha deciso di inviare delle cartelle di pagamento relative agli anni passati anche per le abitazioni riconosciute come rurali e gli immobili strumentali all’agricoltura.
Per capire meglio la complicata questione, va ricordato che i fabbricati rurali fino al 1993 potevano essere accatastati nella categoria A6, cosa che è tornata ad essere possibile soltanto nel 2011 grazie agli ultimi decreti che hanno stabilito una nuova classificazione catastale. Nel periodo intermedio, però, questo tipo di immobili è stato accatastato come civile abitazione con classificazione differente dalla A6, ingenerando confusione sul pagamento o meno dell'Ici. Ne è nata una disputa tra le diverse articolazioni dello Stato, fino agli ultimi chiarimenti normativi che non lasciano dubbi. Tale contrapposizione netta tra le differenti articolazioni dello stato si manifesta chiaramente anche nella recente audizione del direttore dell'Agenzia del Territorio in Parlamento proprio su questa materia.
Viene quindi da chiedersi come facevano i cittadini in questi anni ad accatastare i fabbricati rurali nel modo corretto, quando la giusta classificazione gli veniva impedita? Il Comune si nasconde dietro a delle sentenze che guardano il dito ma non la luna e in più, nonostante questa situazione in cui il cittadino si trovava tra l'incudine e il martello, chiede addirittura più del 50% di sanzioni ed interessi! Si chiedono insomma dei pagamenti Ici per fabbricati che nel 2007 erano rurali, e quindi esenti, ma che non potevano essere accatastati come tali fino a pochi mesi fa, cosa che è stata possibile grazie al decreto ministeriale di settembre. Sinceramente, come abbiamo avuto modo di esprimere nelle sedi preposte, siamo convinti che sia sacrosanta la lotta alla evasione, siamo altresì convinti che non sono questi gli evasori che andrebbero colpiti, così come siamo convinti che non sia questo il giusto rapporto tra Amministrazione Pubblica e Cittadino contribuente.