Perugia

I simboli di Perugia Rossi come il campione a cui la città rende omaggio

Rossi. Come Paolo, uno dei campioni che hanno fatto la storia del calcio italiano. E come quella maglia del Grifo, con stampato dietro il numero 9 e sul davanti lo sponsor Ponte, che Paolo ha indossato nell’estate del 1979, facendo sognare ai tifosi perugini lo Scudetto mancato di un soffio l’anno prima.

La Fontana Maggiore la Torre degli Sciri erano Rossi, con la “R” maiuscola. Per ricordare uno dei calciatori più forti tra coloro che hanno indossato la maglia del Perugia.

Questo l’omaggio della città a Paolo Rossi e a sua moglie Federica Cappelletti, giornalista perugina. Una città alla quale, anche per questo, il campione era rimasto sempre legato. Nel giorno in cui il feretro di Paolo Rossi veniva omaggiato a Vicenza, la città che calcisticamente lo ha lanciato.

“Perugia non dimentica Paolo Rossi – ha sottolineato l’assessore allo sport Clara Pastorelli – perché Paolo Rossi è stato una bandiera del calcio italiano e del calcio perugino, con la sua classe, la sua professionalità ed i suoi gol che hanno fatto esultare ed innamorare tante generazioni. Nonostante il grande successo ottenuto, Paolo Rossi è sempre rimasto umile, divenendo, con il suo garbo ed i gesti gentili, un esempio per i tanti giovani che si avvicinano al mondo dello sport. Per questo abbiamo scelto di illuminare di rosso, in una sorta di legame virtuale con il cognome del calciatore, due dei nostri monumenti più belli, la Fontana Maggiore e la Torre degli Sciri per ricordare le gesta di un uomo che ha scritto un pezzo di storia dello sport italiano”.