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I Primi d’Italia si schierano con i meno fortunati e portano in tavola la solidarietà

A poco più di due settimane dallo scoccare de I Primi d’Italia 2012, a Foligno si respira già il profumo dei primi piatti, che anche quest’anno si vestono di solidarietà. Il Festival più buono d’Italia bissa, in questa sua XIV edizione (27-30 settembre), la collaborazione istaurata l’anno passato con la Caritas di Foligno.
E’ Roberto Prosperi, Presidente di Epta Confcommercio, a spiegarci l’impegno profuso da I Primi d’Italia nell’ambito dell’assistenza ai meno fortunati: “Il nostro slogan è sempre stato quello della Pasta d’Autore per Tutti e mai, come da due anni a questa parte, ci sentiamo di averlo rispettato, contribuendo a soddisfare uno dei bisogni primari, quello della fame. Questa è una delle iniziative più belle ed emozionanti del Festival, che mi vede vicino ed orgoglioso di poterla ripresentare ancora una volta. E’ un piccolo, ma allo stesso tempo effettivo ed immediato, contributo che possiamo offrire alla Caritas, che ogni giorno ci ricorda l’importanza dell’altruismo e ci insegna la pedagogia dei fatti, con la sua attenzione, sensibilità e gesti d’amore per il prossimo.”
E così I Primi d’Italia fanno ambo con la solidarietà, riportando in tavola l’alta cucina, con piatti, sapori, ingredienti d’eccellenza alla portata dei meno fortunati, nell’ottica di nutrire non solo la persona ma anche la promozione dell’essere umano. La collaborazione tra I Primi d’Italia e la Caritas, aspira ad essere un’occasione concreta di convivialità e condivisione; una pausa dalla vita in un ambiente piacevole; un filo conduttore che riafferma i valori dell’accoglienza, del coinvolgimento e della necessità di un nuovo slancio per costruire la prospettiva di futuri alternativi.
Un binomio, quello tra Caritas e I Primi d’Italia che, costituitosi l’anno passato, ha portato con sé risultati molto positivi, e che si ripropone su un livello ulteriore, mettendo in campo uno Chef del calibro di Beppe Sardi, pronto ad offrire tutta la sua esperienza a favore degli assistiti della Caritas. I Primi d’Italia 2012, iniziano proprio con il piede giusto: è infatti previsto per giovedì 27, alle ore 12:30, presso la sede della Caritas (Chiostro San Giacomo) l’appuntamento più “buono” della rassegna, che apre le porte con il “Risotto ai formaggi piemontesi e lenticchie di Castelluccio”, dove i sapori decisi dei formaggi e del riso piemontese incontrano la delicatezza delle lenticchie e dell’olio umbro.
Lo Chef Beppe Sardi, si dice esaltato di essere stato scelto per questa iniziativa. Un’iniziativa che sente profondamente sua, avendo già lavorato in precedenza in questo campo: “Faccio lo chef da ben 40 anni e da 36 gestisco un ristorante –ci spiega Beppe Sardi-. In tutti questi anni, ho collaborato attivamente a molteplici progetti di beneficenza, sempre con immenso piacere e grande entusiasmo. Quando mi è stato proposto di partecipare a “I Primi per gli Ultimi”, ho accettato senza pensarci due volte; è faticoso, lo so, anche perché il lavoro non mi abbandona mai, ma a lavorare ci sono abituato, l’ho sempre fatto e la passione per il mio mestiere mi ha sempre aiutato a superare la stanchezza. Questa è una collaborazione bella e giusta, di grande soddisfazione personale; una giornata che mi darà un’ulteriore opportunità di fare qualcosa di buono per gli altri. Ci tengo e sono felice di poter essere il loro chef per un giorno!”
Lo stesso entusiasmo ci arriva anche da Mauro Masciotti della Caritas di Foligno: “Trovo quella de i “primi” per gli “ultimi” una testimonianza di grande sensibilità nei confronti dei nostri amici bisognosi. Avremmo bisogno di gesti simili, di segni così limpidi e forti tutti i giorni. Questa collaborazione non è un caso isolato e sporadico. E’ il secondo anno che la riproponiamo ed arriva da una manifestazione partecipata ed apprezzata: I Primi d’Italia, che mettono in campo per noi i loro migliori chef. È un gesto che ha un valore inestimabile ed assoluto. Speriamo possa costituire un esempio per tutti coloro che eccellono in qualcosa eppure non si dimenticano dei meno fortunati.”