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I PRECARI DELLA PROTEZIONE CIVILE SONO SENZA…. PROTEZIONE! L'ANCI ATTIVA 19 CONTRATTI MA NON SEMBRA INTERESSATA A CHI AVEVA MATURATO ESPERIENZA IN REGIONE (Foto – la mail dell'Uff. di Presidenza)

Qual'è il colmo per un precario della Protezione Civile? Non avere…protezione. Una freddura, scontata per la verità, che potrebbe suscitare anche il sorriso se non fosse che è più o meno quanto stanno vivendo alcuni lavoratori che fino a poco tempo fa avevano prestato servizio presso la Regione dell'Umbria. E che oggi non sembrano trovare impiego neanche presso l'Anci che ha beneficiato di due progetti finanziati ad hoc dall'ente regionale proprio in tema di protezione civile.

Alcuni di loro hanno contattato la redazione di Tuttoggi manifestando alcune perplessità sui criteri con cui l'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha attivato, il 24 agosto scorso, la prima trance di 19 contratti a tempo determinato programmati per la realizzazione dei due progetti, che vanno sotto il nome “Dall'emergenza alla prevenzione” e “Alla larga dei pericoli”.

I progetti in questione sono stati finanziati dalla Regione Umbria mediante delibera della Giunta Regionale n. 1084 del 27 luglio scorso. “I costi – si legge nella delibera – ammontano in via presuntiva a 476 mila euro”.

Il disappunto nasce però dalla poca trasparenza con cui l'Anci avrebbe conferito i 19 incarichi professionali. “Abbiamo lavorato ad alcuni progetti della Regione per ben 2 anni – spiega a To® un precario – poi a dicembre sono scaduti i contratti senza alcuna possibilità di rinovo. Quando abbiamo saputo che l'Anci stava per partire con questi progetti ci siamo subito attivati sperando in un impiego. Questo nonostante la totale assenza di informativa sia sul portale dell'Anci, sia su quello della Regione. In via informale ci hanno detto che l'Anci aveva stilato una lista di nomi ma non abbiamo saputo più nulla fino a quando non abbiamo scoperto che era stata stipulata la prima trance di contratti”.

Alcuni di loro hanno contattato i due enti interessati chiedendo delucidazioni sui requisiti che hanno portato all'assegnazione degli incarichi. La Regione, tramite la dirigente dell'Ufficio di Presidenza, ha risposto via mail alle sollecitazioni affermando che “la Regione non è entrata in alcun modo nelle scelte che Anci ha effettuato riguardo alle professionalità da utilizzare per seguire tali progetti, né riguardo al loro numero, né riguardo ai criteri utilizzati per selezionarle. E' ad Anci che devono esser chiesti “lumi” su quanto sopra, se lo ritiene opportuno… “. Alla problematica soo interessati giovani di Spoleto come Foligno e Perugia, tutti laureati o diplomati.

L'Anci per il momento sembra preferire il silenzio, non avendo ancora fornito alcun genere di spiegazione tanto che alcuni precari restano in attesa di un incontro con i vertici dell'associazione dei Comuni.

Per il momento quindi il principio della trasparenza non sembra essere stato garantito fino in fondo. Con ogni probabilità non ci sono ragioni formali che impongono all'Anci questa o quella assunzione. Ma, trattandosi di progetti finanziati con fondi dei contribuenti, sarebbe stato quanto meno opportuno tenere in debita considerazione ogni situazione. Come anche la Regione avrebbe potuto nella stessa delibera prevedere qualche garanzia in più per quei collaboratori che, avviati al lavoro nel settore della protezione civile, sono rimasti da 8 mesi senza impiego.

Ecco la mail di risposta del Gabinetto della Presidente:

“Gent.mo Dott.,

la delibera cui lei fa riferimento, la 1084 del 27/7/2009, ha assegnato all'ANCI l'importo li 472.249 € per realizzare due specifici progetti, il progetto “Emergenza 2009” ed il progetto “Alla larga dai pericoli”, che si inseriscono in un più ampio progetto quadro presentato dalla Confederazione delle Autonomie Locali (ANCI, UPI e UNCEM), denominato “Dall'emergenza alla prevenzione”.

La Regione non è entrata in alcun modo nelle scelte che Anci ha effettuato riguardo alle professionalità da utilizzare per seguire tali progetti, nè riguardo al loro numero, nè riguardo ai criteri utilizzati per selezionarle. E' ad Anci che lei deve chiedere “lumi” su quanto sopra, se lo ritiene opportuno, fermo restando il suo diritto ad agire per qualunque via, qualora ve ne fossero i presupposti.

Dott.ssa S.S

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Gabinetto della Presidente

Corso Vannucci, 96 – Perugia

tel. +39.075.504.3574

fax +39.075.504.3509

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