L’Umbria sarà la seconda regione d’Italia (dopo l’Emilia Romagna) dove partirà il progetto nazionale “Nonni per le città”. Da gennaio, infatti, sei pensionati Cna si occuperanno di fare la manutenzione e presidiare il parco di Ellera di Corciano. E’ questo uno delle notizie più importanti emerse nel corso dell’Assemblea annuale di Cna Pensionati Umbria, che si è tenuta mercoledì 11 dicembre presso l’albergo ristorante “La Penisola” di Baschi.
“Si tratta di un progetto pilota – ha detto Giancarlo Fucili, vice presidente nazionale Cna Pensionati, aprendo l’incontro – ora dobbiamo trovare altri Comuni umbri che vogliano aderire a questa iniziativa“. Parlando dell’ottima performance di questi ultimi anni, Fucili ha ricordato che “gli iscritti aumentano ogni anno sempre di più. Ad ottobre 2019 siamo arrivati a quota 6.900. Ogni anno aumentiamo di circa 250/300 unità. E di questo dobbiamo anche ringraziare le colleghe del patronato Epasa Itaco“.
“La Cna Pensionati Umbria – ha rimarcato anche Giuliano Sorcio, presidente regionale – fino a 10/12 anni fa era una piccola realtà: Il nostro gruppo dirigente e le nostre collaboratrici hanno lavorato bene ed oggi possiamo vantare oltre 8mila tesserati, quasi 7mila pensionati, circa 2mila iscritti al ‘Cna cittadino’, ovvero persone che usufruiscono dei servizi senza essere tesserati con noi. Oggi rappresentiamo una realtà molto importante“.
Le richieste dei pensionati Cna: reddito e sanità
Subito dopo ha preso la parola Filippo D’Andrea, segretario nazionale Cna Pensionati, che ha illustrato la Piattaforma programmatica di Cna Pensionati, già presentata “ad alcuni parlamentari, come il ministro Speranza, che si è impegnato a portare avanti alcune nostre osservazioni“. Il documento contiene alcune linee guida sulle priorità di Cna Pensionati come la “certezza di un reddito pensionistico dignitoso e la garanzia dell’accesso universalistico ad una sanità di qualità“.
Da qui, in base alla piattaforma, sono state elencate una serie di proposte per riportare l’equità sociale nel mondo dei pensionati del lavoro autonomo quali, ad esempio, l’estensione della no tax area fino a 8.125 euro e l’aumento della 14esima per i trattamenti pensionistici medio-bassi. “Lavoreremo – ha detto D’Andrea – anche su altri versanti. Invieremo ai nostri iscritti, per esempio, un questionario sul tesseramento per cercare di capire cosa si può migliorare e sarà Giancarlo Fucili a seguire questo progetto“. Il segretario nazionale ha citato infine “Nonni per le città” e “Silver Italia”, due progetti in via di partenza.
L’aiuto nella vita di tutti i giorni
Monia Burani, direttore provinciale Perugia e coordinatore regionale Patronato Epasa Itaco, invece, ha parlato dell’importanza del supporto dei pensionati nella vita di tutti i giorni. “Ormai gli over 65 non sono più vecchi – ha spiegato – perché stiamo invecchiando più lentamente. Solo dopo i 75 anni, statistiche alla mano, una persona può considerarsi anziana. Quindi i nostri pensionati devono essere visti come una risorsa per la società. Il nostro obiettivo principale, quindi, deve essere quello di creare un nuovo modello di vivibilità ed inclusione sociale, da applicare nella fase intermedia tra il pensionamento e la non autosufficienza. Ed il progetto ‘Nonni per le città’, che partirà ad Ellera di Corciano il mese prossimo, ha proprio questo fine. Vuole riconquistare il valore della solidarietà, le virtù del saper fare stando insieme ed il fare comunità“.
Manola Martellotti, direttore provinciale Epasa Itaco Terni, infine, ha ripercorso la storia del patronato che ad oggi, in Umbria, registra in media ogni anno la compilazione di 10mila dichiarazioni dei redditi ed 8mila utenti serviti.