Il canile comunale deve essere adeguato. Così com’è, infatti, non potrebbe ospitare altri cani catturati nel territorio spoletino. Anzi, quelli che attualmente vi trovano rifugio sarebbero già in sovrannumero. E’ datata 7 agosto 2014, ma è stata pubblicata solo ieri all’albo pretorio online, la delibera di giunta che dispone i lavori urgenti di riqualificazione e straordinaria manutenzione del canile comunale ‘Casa di Buddy’, a Collemarozzo. A sollecitare gli interventi sono stati i Carabinieri dei NAS (Nucelo Antisofisticazione e Sanità) che a fine maggio avevano eseguito un sopralluogo nella struttura trasmettendo all’ufficio ambiente del comune tutte le criticità riscontrate.
Che andavano da un numero di cani ospitato che eccedeva di 10 unità quello massimo consentito (92 anziché 82) alle insufficienti zone d’ombra nel piazzale principale passando per una pavimentazione in alcuni tratti non idonea al benessere degli animali, così come non idoneo sarebbe lo scolo di liquami posto a perimetro della struttura principale dei box.
I cani in eccesso, specifica il documento, erano in realtà cinque, e sono stati spostati immediatamente per la loro tutela e per ragioni sanitarie presso il canile di Campello sul Clitunno, a cui il comune di Spoleto ha corrisposto 3 euro al giorno per ciascuno di loro. Così, al fine di riportare a casa i cani ospitati altrove ed evitare che i nuovi randagi trovati nel territorio comunale di Spoleto debbano essere trasferiti in città limitrofe, con conseguente esborso di denaro, l’amministrazione ha deciso di aggiungere ai lavori richiesti dai NAS anche la realizzazione di un recinto con relativa tettoia, autorizzato già nel 2010 ma mai costruito.
Il costo degli interventi è inferiore ai 20mila euro (IVA esclusa) ed è pertanto ‘affidabile’ da parte dell’amministrazione comunale in via diretta, senza necessità di passare attraverso procedure di evidenza pubblica.
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