Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata da un privato cittadino nella quale esprime la sua gratitudine al personale sanitario dell’ospedale Santa Maria di Terni per le cure ricevute in un periodo particolarmente difficile della propria vita.
Cari concittadini, sono qui a scrivere la mia storia per raccontare della professionalità e il profondo senso di responsabilità verso la vita del personale sanitario dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni.
Sono un paziente con diverse problematiche di salute, che lo scorso martedì 20 febbraio veniva trasportato al Pronto Soccorso d’urgenza dal servizio 118. Le mie condizioni, al momento del mio arrivo erano gravissime e il personale, resosene conto, prontamente ha messo in atto degli accertamenti con la massima professionalità per scongiurare la
mia prematura fine.
Purtroppo, l’intervento è stato lungo e sono stato trasferito all’Unità di Rianimazione, dove ho trovato un gruppo di professionisti altrettanto validi. Dopo circa 4 ore di manovre rianimatorie, eseguite con la massima competenza e mostrando grande umanità, impresse nella mia mente, nonostante la complessità del momento, sono riusciti a
salvarmi la vita.
Il giorno seguente sono stato sottoposto a un intervento chirurgico, in cui l’equipe di Chirurgia Toracica ha svolto un’operazione molto delicata, coadiuvati anche dal personale del reparto di Rianimazione, riuscendo a risolvere questa spinosa situazione.
Nel mio percorso ho poi incontrato il personale altresì preparato e amorevole della TIPOC (terapia intensiva post operatoria chirurgica), in cui sono stato affiancato nella prima delicatissima settimana dopo l’intervento, in cui le mie condizioni, dapprima critiche, sono diventate man mano migliori e sempre più stabili.
Al momento del mio risveglio ero incredulo di essere riuscito a superare anche questa brutta disavventura.
Infine, ho trascorso una settimana nel reparto di Chirurgia Toracica, in cui sono stato seguito passo dopo passo fino alle dimissioni: debole ma ristabilito, sono tornato a casa, con una grande voglia di vivere e di trascorrere tempo con la mia famiglia.
Questo mio racconto, però, oltre che per ringraziare chi ha contribuito a ridarmi la vita è anche un appello alle istituzioni che amministrano la sanità, umbra e non solo.
L’Ospedale si sta svuotando di personale qualificato e preparato, pronto a risolvere ogni problema di salute di tutti i cittadini. Non ricordiamoci di questi Professionisti solo nel momento del bisogno, come è successo nelle prime fasi della pandemia da Covid.
Remuneriamo il lavoro e la dedizione che mostrano come meritano, cercando in ogni modo possibile di non perdere tali validissime risorse che ci permetterebbero di avere un Servizio Sanitario Nazionale efficace e tempestivo.
Premiamo i meriti e non costringiamo ad andare altrove, anche all’estero, queste persone.
Detto questo non mi resta che dire a questi sanitari un grandissimo ‘Grazie angeli’, non dimenticherò mai il vostro operato.