Un Tavolo per i giovani e per il futuro dell'imprenditoria umbra, che non sia un “luogo liturgico, ma un laboratorio di idee e soprattutto un cantiere di fatti, che costruisca le condizioni per rendere i Giovani imprenditori, di tutti i settori, protagonisti del progetto per l'Umbria del prossimo decennio”.
E' la richiesta che la presidente Chiara Pucciarini ha rivolto alla Regione Umbria – rappresentata dall'assessore regionale al Commercio e Turismo Fabrizio Bracco – in occasione del “Primo Forum Giovani Imprenditori Confcommercio della provincia di Perugia”, che si è svolto questa mattina a Palazzo Donini, a cui hanno preso parte Flaviano Celaschi, Ordinario di Design industriale al Politecnico di Milano, Paolo Galimberti, presidente nazionale Giovani Imprenditori Confcommercio, la senatrice del Pd Anna Rita Fioroni, il deputato del Pdl Pietro Laffranco, l'assessore regionale al Commercio e Turismo Fabrizio Bracco, e a cui hanno portato il loro saluto il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e il presidente della Camera di commercio Giorgio Mencaroni.
“Bisogna costruire un rapporto reale tra i tra giovani e istituzioni, giovani e politica, giovani e università, giovani e società civile, giovani e mondo del credito – ha sottolineato Chiara Pucciarini – per non deludere le aspettative delle nuove generazioni, che dimostrano di essere dinamiche, pronte a mettersi in gioco, magari disilluse e sfiduciate nei confronti della politica, ma non certo avulse dalla realtà in cui vivono. I giovani imprenditori, in particolare, si sono assunti una responsabilità ed un rischio grandi, e anche quando proseguono un'attività familiare lo fanno non per tradizione, ma mossi dalla volontà di portare un contributo personale, valori propri e una decisa spinta all'innovazione”.
Diffusione della cultura d'impresa, “addestramento” al fare impresa – per evitare il trauma sociale ed economico di tante aziende che aprono e chiudono nel giro di poco tempo – scambio con esperienze imprenditoriali di realtà simili a quella umbra, innovazione e ricambio di competenze all'interno delle imprese, integrazione della giovane imprenditoria straniera: ecco alcuni degli ambiti di attività sui quali – secondo la presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio – il Patto per i Giovani dovrebbe attivarsi.
A questo i Giovani Confcommercio aggiungono la richiesta di un sistema bancario e finanziario più “lungimirante” che, anche in collaborazione con le associazioni imprenditoriali, accompagni lo start-up delle giovani imprese; la necessità di affermare modelli, metodi culturali e formativi che abbiano come riferimento l'economia dei servizi, oggi la parte più rilevante del Pil, e che riconoscano la centralità, il protagonismo crescente del “popolo del fare impresa”; la verifica della possibilità di introdurre agevolazioni finanziarie, sotto forma di contributi a fondo perduto o di garanzie a favore di chi, disoccupato, voglia misurarsi nelle vesti di imprenditore”.
“Occorre insomma una riflessione schietta sul tema “giovani-impresa”, un documento programmatico ma anche un tavolo permanente – ha detto ancora Chiar Pucciarini – che funga da motore propulsivo di idee nuove da mettere in cantiere per il bene dell'Umbria. Un laboratorio che, nella logica del work in progress, elabori proposte e soluzioni a partire dalla materia prima – leggi, bandi, dati – già oggi disponibile”.