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I comuni umbri presentano le linee guida per i servizi per l'infanzia

“Una rimodulazione dei servizi socio-educativi comunali per la prima infanzia, non può che partire dal ribadire la centralità dell'utenza e integrare in maniera sinergica gli elementi chiave della qualità, dell'efficacia e della sostenibilità del servizio”, questo quanto quanto affermato dai Comuni umbri nelle linee guida per i servizi socio educativi presentate questa mattina in conferenza stampa presso la sede di ANCI Umbria, alla quale hanno partecipato molti Assessori dei Comuni umbri.

Il Presidente di ANCI Umbria Wladimiro Boccali ha messo in risalto quanto “in Umbria siano elevati gli standard dei servizi educativi comunali che aspirano comunque a crescere ancora in linea con le esigenze dell'utenza attuale e potenziale” e, soprattutto, “quanto sia importante il lavoro di azione comune che la Commissione istruzione sta portando avanti per avere una cornice omogenea di mantenimento dei servizi”. L'azione comune importante anche perchè “non esiste una politica nazionale dei servizi, nè una politica progettuale, con il risultato che gli Enti Locali si ritrovano soli nell'affrontare le difficoltà, che si presentano ogni anno sia di carattere organizzativo che finanziario, e che sono strettamente collegate al tema del personale dipendente del quale si vuole mantenere alto il livello” ha affermato il coordinatore della Commissione istruzione ANCI e Assessore di Terni Simone Guerra ricordando che quasi tutti i Comuni umbri hanno deciso di mantenere le rette immutate, nonostante la situazione economico finanziaria del Paese e della nostra regione sia molto grave.

I tagli del governo e il patto di stabilità mettono in seria crisi tutti i Comuni, che, ha evidenziato l'Assessore di Perugia Monia Ferranti “sostengono l'80% della spesa dei servizi educativi, usufruendo solo di un 20% sul totale dei contributi regionali e dell'utenza” e ha sottolineato inoltre che “per mantenere alti i servizi sia a livello qualitativo che quantitativo è importante l'interlocuzione e un forte coinvolgimento delle famiglie per capire di cosa hanno bisogno” e che il compito della commissione non è terminato, ma anzi “con questo documento è stato tracciato un percorso di lavoro durante il quale si entrerà nel dettaglio dei servizi e che sarà utile per presentarsi in modo unitario al confronto con la Regione”.

“Ciò che comunque rimane di fondamentale importanza e fissato per tutti è che l'obiettivo principale sono le bambine e i bambini e la loro tutela ed educazione”. Il Presidente Boccali ha infine anticipato che entro maggio si svolgerà un convegno a livello nazionale per un confronto di soluzioni e risultati dell'Umbria rispetto a quelli delle altre regioni italiane.