Interrogazione sul ritardo nell'approvazione, Bettarelli: diversità di vedute tra Lega e Morroni | L'assessore: serviva un accordo tra le associazioni venatorie
La caccia diventa ancora terreno di scontro politico in Consiglio regionale. Con l’esponente del Pd, Michele Bettarelli, che punta l’indice contro i ritardi nell’approvazione del Calendario venatorio, chiamando in causa anche la diversità di vedute tra la Lega e l’assessore Morroni. Quest’ultimo getta la colpa del ritardo sul mancato accordo tra le associazioni venatorie, per il prolungarsi del confronto per arrivare a una sintesi.
L’interrogazione sui ritardi del Calendario venatorio
A portare l’argomenta caccia in Consiglio regionale è stato appunto Bettarelli, con un’interrogazione nella quale chiedeva all’assessore “quali siano le cause che hanno portato ad un ritardo nell’approvazione del Calendario venatorio 2022/2023, causando di fatto, la sospensione dell’inizio dell’attività venatoria nella Regione Umbria”.
“Dopo il ricorso delle associazioni ambientaliste (WWF, Lipu, Legambiente, Lega antivivisezione, Enpa, Lega per l’abolizione della caccia) – ha ricordato Bettarelli – il Tar dell’Umbria ha emanato una misura
monocratica che sospendeva l’avvio della stagione venatoria fissato al 18 settembre scorso. Il ritardo nell’approvazione del Calendario venatorio 2022/2023, ha messo in condizione il TAR, non avendo i tempi tecnici per esprimersi sul ricorso in sede collegiale prima dell’inizio della stagione venatoria, di dover sospendere il calendario fino alla prima data disponibile per la Camera di consiglio. Un ritardo – ha sottolineato Bettarelli – sicuramente non dovuto all’iter istituzionale, visto che la Terza commissione permanente già in data 15 giugno 2022 aveva dato parere favorevole al Calendario stesso. Il problema è stato causato dall’approvazione in Giunta del documento, avvenuta solo il 5 agosto. Ciò ha portato alla presentazione dei ricorsi e alla sospensiva del Tar, arrivata a ridosso dell’apertura”.
La app per la tortora
Bettarelli ha poi ricordato come in questo clima ci sia stata stata anche la questione della pre-apertura della tortora, con le relative procedure informatiche a complicare la situazione. “Tutto questo – ha detto – ha creato un clima sfavorevole per tutti gli appassionati dell’attività venatoria”.
Quanto alla app conta carniere l’assessore Morroni ha replicato che “la pre-apertura della tortora è
avvenuta con modalità che non abbiamo scelto certo noi, come Regione. Ci sono norme a cui era necessario attenersi e che dettano precisi limiti al carniere. Siamo consapevoli delle limitazioni che essa comportava ma che sono state condivise con le associazioni venatorie”.
La risposta di Morroni
Associazioni venatorie che Morroni ha chiamato in causa anche sul percorso che ha portato all’approvazione del Calendario venatorio: “E’ buona prassi rispettare i termini per la sua
approvazione. Ma quest’anno l’Umbria, come altre Regioni, non vi si è attenuta perché era necessario trovare una sintesi che riscontrasse l’approvazione da parte di tutte le associazioni venatorie. Il Tar – ha concluso l’assessore – ha infine stabilito la piena legittimità del calendario venatorio regionale”.
La replica di Bettarelli
Bettarelli ha replicato che “si sarebbe potuto mettere mano ad una soluzione migliore per la pre-apertura, da studiare ed adottare prima. Sembra che non ci sia omogeneità di vedute – ha evidenziato l’esponente del Pd – tra i consiglieri regionali della Lega e l’assessore Morroni, con i risultati che vediamo”.