I cacciatori di cinghiale in braccata: "Ecco come si migliora il prelievo"

I cacciatori di cinghiale in braccata: “Ecco come si migliora il prelievo”

Massimo Sbardella

I cacciatori di cinghiale in braccata: “Ecco come si migliora il prelievo”

Gio, 23/03/2023 - 07:30

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Riunione dei rappresentanti delle squadre della Provincia di Terni: ecco le loro proposte: cambiare il regolamento, abolire la caccia del singolo e regole per la girata

Saranno inviate alla Regione Umbria (e in particolare all’assessorato ad agricoltura e caccia), alle associazioni venatorie, cinofile ed agricole, e all’Atc3, le proposte per migliorare il prelievo dei cinghiali formulate dai cacciatori in braccata della provincia di Terni, che si sono riuniti ad Allerona Scalo. Presenti più di due terzi delle squadre con due delegati ciascuna, in rappresentanza di circa 2200 cacciatori.

All’ordine del giorno, appunto, la compilazione di un documento per migliorare il prelievo degli ungulati, che tanti problemi stanno dando nel territorio. In primo luogo è stata condivisa la necessità di aumentare la sicurezza, chiedendo momenti di formazione più frequenti, mirati su argomenti specifici.

Ribadita inoltre la piena collaborazione con gli agricoltori, le Istituzioni e le altre associazioni interessate nella gestione programmata del territorio destinato all’attività venatoria.

Modificare il regolamento regionale 34/99

Le squadre chiedono di modificare fin da subito il regolamento regionale 34/1999, prevedendo battute congiunte senza limitazioni tra le squadre, fissando quale limite il solo numero minimo e massimo dei cacciatori partecipanti.

“Ogni anno – spiegano – il numero dei cacciatori in braccata diminuisce e con loro il numero delle squadre, perdendo così la specificità, le conoscenze, la loro attività di presidio che le lega al territorio, che risulta dato determinante al fine di un più efficace prelievo del cinghiale. Le battute congiunte così nuovamente disciplinate consentiranno di migliorare sensibilmente i dati degli abbattimenti rendendoli ancora più efficaci soprattutto nei territori molto esposti ai danni alle colture agricole”.

“Come si è visto anche quest’anno dai numeri degli abbattimenti – sottolineano – il metodo della caccia in braccata è risultato il più adeguato, al contrasto della problematica cinghiale/danni alle produzioni agricole”.

Abolire la caccia del singolo

Evidenziati, poi, i limiti dell’attività del cacciatore singolo, anche nelle zone assegnate alle squadre. Una pratica che per le squadre rappresenta un ostacolo al prelievo e alla pressione venatoria sulla specie cinghiale. “L’attività del singolo – ricordano – resta limitata nei numeri del prelievo pur producendo un inevitabile allontanamento dei cinghiali dalle zone vocate, disperdendo i selvatici sul territorio prima che le squadre possano intervenire. È inoltre inevitabile che le attività del singolo cacciatore al cinghiale nelle zone assegnate produce tensioni con la comunità dei cacciatori in braccata”.

Pertanto le squadre ritengono che questa forma di caccia deve essere abolita. O, in subordine, che venga vietata l’attività venatoria al cinghiale da singolo nelle zone assegnate alla braccata peraltro allineandoci così ai disciplinari in materia delle confinanti Regioni Lazio e Toscana.

Il metodo della girata

Il metodo della girata, di cui si parla da tempo, qualora introdotto dovrà essere opportunamente disciplinato nel solo territorio non settorializzato, “per interventi puntuali – scrivono le squadre – laddove la presenza di insediamenti antropizzati o attività rurali non consentono un intervento più esteso”.

“La girata – scrivono anocra – è ottimamente applicata nelle aree protette in cui la gestione di questa specie con altissima proliferazione risulta di difficile pratica con il metodo della braccata rispetto sia alla tutela e dell’altra fauna e sia in ordine alla disciplina e controllo considerato il numero di partecipanti e di ausiliari che vengono utilizzati”.

La stessa girata, evidenziano, consente nelle zone predette come già dimostrato dai dati di prelievo, di diminuire sensibilmente la pressione della specie cinghiale sulle coltivazioni limitrofe. Alla girata vanno quindi applicate le attuali norme in vigore.

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