“Zero Waste” ovvero zero sprechi. E’ questo il nome di un progetto che partirà in via sperimentale a Perugia e Città di Castello, finalizzato a diffondere in Umbria la cultura del consumo consapevole e sostenibile attraverso la realizzazione di un sistema basato sul recupero dei beni invenduti a favore delle persone e delle famiglie bisognose.
Il progetto presentato stamani a Perugia alla presenza della vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, e dei rappresentanti degli enti e delle istituzioni coinvolte, tra cui il Comune di Perugia con l'assessore Andrea Cernicchi, il Cesvol, il Comune di Castello con l'assessore ai Servizi sociali, Andreina Ciubini.
“Con l'iniziativa – è stato spiegato – si vuole dar vita ad una rete di solidarietà dinamica e stabile tra il mondo del profit e del non profit, dove il bene invenduto acquista un valore socio-assistenziale e il suo recupero ha ricadute positive a livello ambientale, economico, sociale e sanitario”. Tra i risultati attesi dall'avvio del progetto oltre alla riduzione del problema alimentare che coinvolge molte persone indigenti dell'Umbria, c'è anche quello della riduzione degli sprechi alimentari e della diffusione di una maggiore consapevolezza e sensibilità della comunità sul tema del consumo consapevole, del contrasto alla povertà e allo spreco alimentare.