Assisi

Hotel Subasio, minoranza all’attacco: “Valorizzazione e riapertura su un binario morto”

Nel consiglio comunale di oggi si parlerà anche di hotel Subasio, la cui riapertura annunciata dal sindaco Stefania Proietti per il 2025 sembra essere – anche alla luce dei lavori di cui la struttura ha bisogno – una chimera. La riapertura era stata annunciata a inizio anno, quando dalla riunione dell’osservatorio antimafia svoltasi ad Assisi era arrivata la notizia di un rilancio nell’anno del Giubileo grazie fondi del Pnrr.

Ad anticiparlo il sindaco Stefania Proietti, secondo cui “La Casa di Riposo, assistita dal Comune, – aveva spiegato il sindaco – ha partecipato a un bando Pnrr del Ministero del Turismo (soggetto attuatore Cassa Depositi e Prestiti) ed è risultata con il Subasio uno dei 12 alberghi finanziati con 16 milioni di euro per riaprire le porte entro il 2025″. Il progetto sembra essere naufragato – quantomeno nella sua ipotesi 2025 – e per questo il gruppo misto, consiglieri Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli, chiede lumi: “Nel 2021 è stato firmato un protocollo d’intesa il Demanio, il Comune e la Andrea Rossi (casa di riposo proprietaria del bene, ndr) per la valorizzazione tra gli immobili pubblici di pregio e per un bando di affitto per la struttura; il bando, scaduto nel 2023, è stato rinnovato per altri due anni, e nel 2024 è stato annunciato che la struttura avrebbe riaperto nel 2025“.

Da allora però sembra non si sia fatto nulla – denuncia la minoranza – molte note non sono ancora chiare sul reale futuro del complesso e sulla data effettiva di riapertura e, fattore non meno importante, sulla futura gestione. La chiusura dell’Hotel Subasio, ha delle ripercussioni negative per la città non solo sociali ma anche economiche ed occupazionali. Siamo realisticamente preoccupati per tutto questo ma anche in particolare perché sta letteralmente deteriorandosi anche dal punto di vista strutturale”.  Secondo quanto annunciato da Proietti otto mesi fa, “la proprietà dell’albergo resta alla Casa di Riposo che avrà in un’unica soluzione il canone a vantaggio dell’attività e quindi dei 56 ospiti. Il bando pubblico che è stato fatto dopo l’ottenimento del finanziamento (perché l’hotel Subasio è un bene pubblico) è stato fatto con criteri che non hanno lasciato spazio a proposte non congrue, quelle che generalmente vengono fatte da soggetti giuridici dubbi o poco raccomandabili.  Così abbiamo salvato un bene pubblico di inestimabile valore e l’hotel Subasio è destinato a riaprire e a risorgere rimanendo della Casa di riposo e grazie a fondi europei che siamo riusciti a far atterrare ad Assisi e di cui beneficeranno i nostri anziani e la nostra casa di riposo”. Nulla di tutto questo sembra però avverarsi, almeno per il momento; e chissà se dal consiglio di oggi arriveranno novità.