“L'atto di indirizzo per la costituzione di una holding regionale per gestire con un unico soggetto il trasporto su gomma e rotaia della regione Umbria è un fatto importante per la nostra città.
Appare evidente che, in un momento di difficoltà economica a livello nazionale, ci sia la necessità di fondere le diverse imprese regionali che gestiscono il trasporto pubblico come prescrive anche la legge finanziaria 2008 che concede risorse aggiuntive alle Regioni che attuano tale fusione.
Questa necessità appare ancora più cogente in una Regione territorialmente limitata come l'Umbria con una popolazione di poco superiore a 800.000 abitanti.
Tutti sappiamo che, da tempo, la Spoletina trasporti vive momenti difficili frutto di una gestione troppo politica e poco tecnica, ma soprattutto da un eccessivo costo chilometrico del servizio dei trasporti, determinato dall'orografia del bacino di traffico N° 2 con zone anche scarsamente popolate
L'introito chilometrico è, infatti, di € 0,31 per chilometro percorso contro lo 0,62 dell'ATC e l'uno dell'APM. Il risultato è che, cessati nel 2004 i cospicui finanziamenti del Fondo Nazionale Trasporti che servivano a ripianare il bilancio, aumentati i costi del carburante e del personale, la Spoletina ha un deficit annuo di circa 1,5 milioni di euro che diventa insostenibile e non può essere di certo ripianato, come è già avvenuto in passato, dal Comune di Spoleto socio al 50%.
Per anni la Spoletina, con il servizio trasporti servendo un bacino che va oltre i confini di Spoleto, ha privatizzato le perdite e socializzato i benefici a vantaggio di altri comuni, come Foligno, che non sono mai voluti entrare per non contribuire alle spese.
La gestione della mobilità alternativa, poi, sarebbe di sicuro troppo onerosa per questa società. E' quindi da accogliere favorevolmente l'atto di indirizzo per la costituzione di un nuovo soggetto, anche se riteniamo siamolo il primo passo per costituire una sola holding regionale.
Solo un campanilismo miope e stantio può ritenere che mantenere un'Azienda cittadina faccia l'interesse della città. Vedere “Spoletina” scritto sugli autobus non ci ricompenserebbe dei costi che la città ha sopportato e maggiormente dovrebbe sopportare nel futuro.
Sarà però necessario vigilare durante l'intero iter del progetto in modo da salvaguardare le esigenze delle città.
Importante sarà definire il ruolo, il compito dei vari territori articolando le diverse funzioni in base alle specializzazioni acquisite. Naturalmente grande attenzione andrà posta nella realizzazione del piano industriale, nella stipula dei patti parasociali, nella salvaguardia dei livelli occupazionali con appositi protocolli d'intesa tra la holding e le Organizzazioni sindacali.
Ovviamente, andrà salvaguardato anche il mantenimento dei servizi attualmente esistenti. Riteniamo che razionalizzare non significhi eliminare i collegamenti anche con centri scarsamente popolati.
Come UDC vigileremo nelle sedi opportune perché la nascita della holding costituisca una vera opportunità per la città e non si risolva nell'ennesimo atto di depauperamento del patrimonio cittadino.