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Halloween, allarme Aidaa “Caccia al gatto nero anche in Umbria”

La notte di Halloween, porta con sé una serie di credenze e superstizioni che  sembrerebbero andare a braccetto con lo scenario dell’occulto e di riti misteriosi, che in tutta Italia hanno radici profonde anche da prima che la  festività anglosassone sbarcasse nel vecchio continente. Riti, quelli legati ad ambienti satanisti ed esoterici che si svolgono in cimiteri e luoghi di culto sconsacrati e che vedono il povero gatto nero, simbolo della “notte delle streghe”, incolpevole vittima di suggestioni legate alla superstizione popolare e a gruppi di fanatici adoratori del sovrannaturale.

L’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente), che sarà attiva su tutto il territorio nazionale con volontari per monitorare e vigilare durante la notte di Halloween, lancia l’allarme su possibili sacrifici di gatti neri con una mappa dettagliata dei luoghi dove sarebbero operativi gruppi esoterici dediti a questo tipo di attività. Tra le zone indicate nella mappa figurano anche quelle del lago di Bolsena, del lago Trasimeno e la città di Perugia.

L’associazione traccia una vera e propria mappatura del territorio attribuendo ad ogni zona l’attività di una specifica setta. Secondo l’associazione, nella zona del lago Trasimeno, opererebbero sette esoteriche e sataniste facenti capo ad una confraternita che, tra i vari riti propiziatori, praticherebbe anche quello dei sacrifici di gatti neri durante la celebrazione di messe nere, in particolare proprio nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. A Perugia, invece, secondo l’associazione, sarebbero operativi gli adepti di una “confraternita” dedita a sacrifici violenti di animali ma anche a riti di natura sessuale.