“HackforInclusion”, si terrà on line e sarà un laboratorio di co-progettazione e cooperazione che darà, a studenti e studentesse, che frequentano dal 1° al 4° anno, della scuola secondaria superiore, l’opportunità di discutere e confrontarsi su tematiche difficili quali l’odio on line, i pregiudizi veicolati dai media, il linguaggio sessista.
Una maratona creativa di 48 ore durante la quale i ragazzi potranno dare voce ai loro vissuti di nativi digitali, costruendo delle campagne informative di diffusione dei valori di dignità umana, tolleranza, cittadinanza attiva. Soluzioni di comunicazione creative e singolari, fatte di linguaggi nuovi, giovani, che si distingueranno e saranno incisivi perché fatte da chi vive gli “ambienti virtuali” dall’interno e sa parlare un linguaggio idoneo per essere ascoltato dai coetanei. Le campagne ideate contribuiranno a sensibilizzare giovani, insegnanti e genitori sull’importanza del pensiero critico e della Media e Information Literacy.
“Uno dei compiti che la scuola deve porsi come suo obiettivo primario è quello di formare persone/cittadini in grado di fronteggiare la sfida della complessità – commenta Fabiana Cruciani, docente comandato presso l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria – Esercitare il pensiero creativo e critico anche attraverso il digitale, una dimensione dalla quale non possiamo più prescindere, diviene il fine a cui deve tendere una didattica che vuole essere realmente efficace e rispondente ai reali bisogni dei suoi studenti. Studenti che sempre più risultano immersi in una dimensione digitale in maniera poco consapevole, che fanno da contraltare a docenti che spesso non riescono a vedere gli aspetti “sani” e formativi del web. La scelta di un hackathon risulta particolarmente felice perchè racchiude in sé tutte le caratteristiche che stanno alla base della logica del “buon web”: lo Sharing, la condivisione di idee, lavori, progetti all’interno di un evento basato sulla collaborazione reciproca; la Creatività; la Visibilità; la Velocità, con i tempi di realizzazione tipici del web, rapidi, snelli, quasi immediati; e per finire anche la sana competizione perché i premi messi in palio spingono a dare il meglio e a stimolare una forma di competizione utile per far emergere le idee migliori, senza mai dimenticare l’aspetto collaborativo e la ricaduta sociale”.
Ad ogni squadra verrà chiesto di sfidarsi nell’ideazione e pianificazione di una campagna di comunicazione on line e off line, su una delle quattro “challenge” proposte:
Challenge 1 – come usiamo le parole online? Stare in rete da protagonisti capaci e
creativi per contrastare gli attacchi di odio
Challenge 2 – chi lo ha detto? come aumentare la consapevolezza rispetto alla fonte delle
informazioni e riconoscere i contenuti falsi o verosimili
Challenge 3 – cosa diciamo di noi online? come difendere la nostra identità digitale e il
diritto alla privacy.
Challenge 4 – come ci vedono online? Come ribaltare l’uso che viene fatto di corpi e immagini e arginare il linguaggio offensivo e sessista.
Ogni “challenge” avrà una squadra vincitrice a cui sarà assegnato un premio di 2.250,00 euro con cui realizzare le azioni proposte, inoltre le squadre vincitrici potranno partecipare all’International Student Camp, riservato ai vincitori dei quattro hackathon internazionali promossi dal progetto IN-EDU in Bulgaria, Croazia e Slovenia.
La MIL – Media and Information Literacy è il complesso di competenze e conoscenze, che permettono alla cittadinanza di sviluppare il pensiero critico e di interagire in modo informato ed etico con i contenuti e i servizi dell’informazione e dei media. La MIL fa appello alle politiche educative nazionali proponendo un utilizzo innovativo della tecnologia per le strategie di educazione, con l’obiettivo di far progredire l’apprendimento per tutti ed opera per contrastare l’impatto della disinformazione e della errata informazione in quanto supporta cittadini con il pensiero critico e l’interazione informata con tutti i tipi di contenuti, offline e online.
IN-EDU – Comunità inclusive attraverso l’alfabetizzazione dei media e l’educazione al pensiero critico – è il nuovo progetto ERASMUS PLUS promosso da 5 partner europei provenienti da Italia, Bulgaria, Francia, Croazia e Slovenia, nato per potenziare buone pratiche di alfabetizzazione mediatica ed educazione al pensiero critico. Un programma di apprendimento inclusivo che coniuga attività formative non formali e azioni con un approccio di attivazione della comunità. Attraverso le sue attività, il progetto punta ad accrescere la consapevolezza e le capacità di genitori, insegnanti e studenti/studentesse di muoversi tra i contenuti di internet e i social network, giocando un ruolo attivo nella prevenzione dell’emarginazione sociale e nella lotta alla disuguaglianza, creando comunità inclusive che utilizzano consapevolmente le risorse on line. Il Progetto IN EDU è coordinato da FORMA.Azione, che da anni si occupa di Media Literacy, Formazione, Educazione inclusiva, in partenariato, in Italia, con l’ITET Capitini di Perugia, scuola polo per l’inclusione della provincia di Perugia.