Ne sono nate circa una cinquantina solamente negli ultimi cinque anni. Qualcuna è durata poco ed è finita nel dimenticatoio, altre sono diventate ‘fucine' di dj e speaker. Sono le radio universitarie che, parallelamente alla diffusione di internet, stanno sbocciando nei vari atenei italiani. Proprio da un'intuizione dell'ufficio eventi culturali capitanato da Maurizio Tomaselli, responsabile Adisu, è nato nel 2007 il progetto accademico Radiophonica, in collaborazione con l'associazione culturale l'Officina di Perugia. Una struttura telematica, completa di web radio in streaming, che intende essere un costante punto d'interazione con il mondo degli studenti universitari. Un'idea molto ambiziosa che ha portato alla creazione del Festival delle Radio Universitarie, organizzato in collaborazione con RadUni, l'associazione nazionale che riunisce 30 media accademici e con il patrocinio del Ministero della Gioventù. La kermesse, iniziata stamani alla Sala dei Notari, culminerà domani sera con alcuni live da Piazza IV Novembre. Durante la manifestazione, i media universitari invaderanno il centro storico perugino: tavole rotonde, workshop pratici, dirette radio, eventi, concerti e dj set il cui tema principale, per questa edizione 2010, è la radio. I media accademici si uniscono, in questa occasione, per discutere proporre, intrattenere il pubblico e dar vita a nuove esperienze. “Nei due giorni del Festival – spiegano gli organizzatori – saranno presenti diversi artisti e personaggi di rilievo, protagonisti insieme alle radio degli incontri nei quali saranno affrontati temi come la partecipazione dal basso, la radio come strumento di lotta alla criminalità e come ‘piazza virtuale' degli artisti emergenti”.
(Ge.Ri)