Da febbraio ha dato fuoco a 10 auto, seminando il panico a Perugia, nelle zone di Fontivegge, Madonna Alta, Case Bruciate e nel centro storico. E’ finita in manette la piromane 34enne, di origine pisana ma residente a Perugia, accusata di essere la persona che ha seminato il panico, con accendino e liquido infiammabile.
La polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Perugia, su richiesta della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale. Sulla base di alcune testimonianze e delle immagini di alcune telecamere il cerchio si era stretto intorno alla 34enne. Che era stata anche sorpresa con il kit del piromane all’interno dello zaino nei pressi di un cassonetto dato alle fiamme.
Da febbraio ad oggi, in base a quanto ricostruito dalla Squadra Mobile della Questura perugina, la donna aveva colpito nelle aree di Fontivegge, di Madonna Alta, di Case Bruciate e del centro, accanendosi sui cassonetti della spazzatura o, più spesso, sulle autovetture di incolpevoli residenti e causando, in alcune occasioni, incendi di vastità tale da attingere anche i veicoli limitrofi a quello preso di mira.
L’attività di indagine, costantemente coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha permesso di addebitare inequivocabilmente alla 34enne i vari episodi, valorizzando tanto gli spunti ricavati da alcuni testimoni oculari dei raid della giovane quanto le immagini riprese da telecamere di videosorveglianza.
Peraltro, soltanto 15 giorni fa la donna era stata arrestata in flagranza da una Volante della Questura, che l’aveva sorpresa in occasione di una delle sue tante “imprese”, subito dopo aver dato fuoco a due cassonetti in Via Gallenga. In occasione del relativo processo, la 34enne confessò di aver agito “per divertimento”, con ciò confermando i suoi istinti piromani.
Tornata in libertà, la giovane è stata oggetto di ricerca da parte degli investigatori della Squadra Mobile, cui nel frattempo era pervenuta un’ordinanza di custodia cautelare relativa a tutti gli incendi di cui la 34enne si era resa responsabile negli ultimi mesi. Pertanto, una volta rintracciata, la donna è stata tratta in arresto in esecuzione di tale misura ed immediatamente associata al carcere di Capanne.