Sembra non aver fine il braccio di ferro interno al Psi di Foligno: la vicenda inizia ad esasperare sia gli animi degli interessanti che dei cittadini, sempre più stufi del cosiddetto teatrino della politica. Sabato scorso l'ex vicesindaco Massimiliano Romagnoli aveva annunciato il pronunciamento
dell’ufficio di presidenza della commissione nazionale di garanzia del Psi, secondo il quale, essendo lo stesso membro del consiglio nazionale, non poteva essere giudicato dai livelli locali. La sospensione per sei mesi dal partito non sarebbe quindi valida, pertanto ad oggi Romagnoli resta un iscritto a tutti gli effetti. Ieri l'ultima puntata: il segretario regionale del Psi, Aldo Potenza, è giunto a Foligno per annunciare un ricorso contro tale decisione, chiedendo al presidente della commissione nazionale di garanzia di prendere in esame le contestazioni mosse all’ex vicesindaco. “Voglio difendere l'operato delle commissioni regionale e provinciale di garanzia che hanno emanato quel provvedimento, anche perché – ha spiegato Potenza – si sono basati su una norma che prevedeva la decadenza per quei membri del nazionale, che avessero cumulato tre assenze consecutive, come nel caso di Romagnoli”. In ogni modo, il leader umbro ha fatto chiaramente capire che, qualora l’ex vicesindaco socialista dovesse promuovere una lista civica moderata trasversale, si porrebbe di fatto automaticamente ed autonomamente fuori dal Psi. “Gli auguro buona fortuna e di lavorare bene, se sceglie di non seguire la linea del partito e di tradire l’alleanza con il centrosinistra con noi ha chiuso – ha precisato Potenza – in ogni modo spero che tutta questa vicenda si chiuda al più presto. Voglio sottolineare la prova di grande serietà che abbiamo dimostrato sostituendo il vicesindaco, indicando in giunta una giovane donna esterna. A dimostrazione che non c’è stata una guerra di poltrone e di potere”. Parte al contrattacco anche il consigliere Roberto Ciancaleoni: “Romagnoli è stato assente a 110 sedute di giunta su 314 ed è mancato ad unaventinadi sedute del consiglio comunale su 65”. Ancor più duro il capogruppo Emiliano Belmonte: “Mettere insieme un carrozzone di imprenditori, gente di destra e delusi di sinistra – chiosa – è un’operazione di vecchia politica, capace solo di proporre aria fritta con istinti renziani e spirito di becero vittimismo”.
Guerra nel Psi: il segretario umbro, Aldo Potenza, annuncia ricorso contro l'ex vicesindaco Romagnoli
Mer, 12/06/2013 - 14:53