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Guerra Comuni-Sovrintendenza, Anci Umbria ” Ricorreremo contro la burocrazia dell’ufficio”

Si è tenuto ieri, 22 giugno,  un incontro tra i Comuni umbri e la Regione Umbria, rappresentata direttamente dalla Presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini, al quale è stata invitata anche la rete di professioni tecniche dell’Umbria. La riunione è stata convocata a seguito delle numerose segnalazioni da parte delle Amministrazioni, in relazione alle difficoltà incontrate per la realizzazione di opere in cantiere, ostacolate purtroppo da vincoli burocratici e che quindi rischiano di non essere completate con le derivanti gravi conseguenze, sia di carattere economico che sociale.

Aprendo i lavori il Presidente ANCI Umbria De Rebotti ha sottolineato la forte necessità di un confronto istituzionale con la nuova direzione delle Sovrintendenza. “I Comuni esprimono la loro profonda preoccupazione, in quanto tale comportamento ostativo va a bloccare progetti esecutivi di opere, già approvati e in netta contraddizione con i precedenti pareri della Sovrintendenza stessa” e continua “ in un periodo di crisi come quello che ormai da tempo gli Enti Locali stanno vivendo, ci sono evidenti ripercussioni su tutto il territorio, che oltre ad essere principalmente di carattere finanziario vanno anche ad incidere sul versante del consenso sociale”.

La presidente della Giunta Marini, nell’aprire il suo intervento ricorda che “il titolo V della Costituzione dà alla Regione competenze sul Governo del territorio sia in termini legislativi che di programmazione”. “Su questo aspetto si evidenziano forti preoccupazioni per opere programmate e progettate e, che per intervento deciso dalla Sovrintendenza, rischiano di essere compromesse”. Il totale delle opere che vanno dalle Piste ciclabili del Lago, San Giustino, al recupero post-terremoto di Spina (Marsciano), all’arredo urbano con relativa Rocca di Spoleto, al recupero e alle opere del PUC di Terni e alle opere di Passignano sul Trasimeno, Gubbio, Assisi, Montecchio, ammontano a più di 100 milioni di euro, somma che rischia di essere persa perché non rendicontabile alla Unione Europea”.

Sarà necessario costruire un vero e proprio fascicolo Comune per Comune per capire non solo l’entità economica, ma per avviare un nuovo confronto non solo con la Soprintendenza, ma anche direttamente con il Ministero dei Beni culturali. A conclusione della riunione la Presidente Marini ha ricordato che l’Umbria con le sue città è la prima regione d’Italia a più bassa percentuale di abusivismo edilizio, a dimostrazione che sul territorio è alto il livello culturale, ambientale e paesaggistico delle amministrazioni, delle imprese e dei cittadini.

È inoltre scaturita anche la volontà dei Comuni di effettuare ricorsi sugli atti unilaterali della Soprintendenza, facendo anche forza su precedenti pareri ed indirizzi positivi emanati dalla Soprintendenza stessa, ma a firma della precedente Dirigenza.

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