Rudy Guede potrebbe lasciare il carcere di Viterbo, in regime di semilibertà: l'ivoriano condannato a 16 anni di carcere per l'omicidio della studentessa Meredith Kercher avvenuto a Perugia nel 2007, ha ottenuto il permesso che gli consente di uscire per studiare storia e incontrare il suo 'tutor'. A rivelare la notizia è il tabloid britannico Daily Mirror, che a sua volta cita l'avvocato del 27enne, Walter Biscotti. ''Rudy può lasciare il carcere per diverse ore ogni volta e questo è previsto dalla legge in tutta Italia. Passa i suoi giorni a studiare storia'', ha affermato il legale. Il termine potrebbe essere anticipato da maggio a marzo: i difensori del ragazzo stanno infatti ricalcolando i tempi in base alle norme previste nel cosiddetto decreto svuota carceri. I permessi posso andare da una a 48 ore, spiega uno dei difensori, l'avvocato Nicodemo Gentile. “Guede – aggiunge – li potrà chiedere da maggio ma in base a quanto prevede il decreto svuota carceri potrebbe farlo già da marzo”.
La concessione dei permessi non sarà comunque automatica ma sulla richiesta l'ultima parola spetterà al magistrato di sorveglianza. “Visto il comportamento esemplare tenuto da Rudy – ha sostenuto l''avvocato Gentile – non riteniamo ci siano i presupposti per il rigetto di un'eventuale domanda”.
In carcere il 27enne ha già sostenuto cinque esami del corso di laurea in lettere a indirizzo storiografico al quale si è iscritto dopo essersi diplomato.
La reazione di un amico della famiglia Kercher non si è fatta attendere, giudicando negativamente la notizia: ''è uno scherzo di cattivo gusto – ha dichiarato al tabloid – Povera Meredith, era a Perugia per studiare all'università e quest'uomo è stato condannato per averla uccisa''. Sempre secondo il Daily Mirror, nelle ultime settimane, e soprattutto dopo la nuova condanna di Amanda Knox e Raffaele Sollecito all'appello bis presso il Tribunale di Firenze, Guede ha preferito restare all'interno del carcere e non utilizzare i suoi permessi. ''Al momento non sta uscendo. Ma lo può fare se vuole, basta che ne faccia domanda'', ha affermato Biscotti.
AGGIORNAMENTI – “Contro di me vengono fatte di continuo false ricostruzioni fantasiose al solo scopo di voler denigrare la mia figura e persona, sistematicamente e in maniera negativa agli occhi dell'opinione pubblica italiana e non solo”. Si difende così Rudy Hermann Guede sulla pagina facebook di “Processi e dintorni. Storie di vite e storie di giustizia”. “A mio malincuore – si legge nella lettera scritta su un foglio – sono costretto a prendere carta e penna e a scrivere solo per amore della verità e di tutte quelle migliaia di persone che ancora credono nella giustizia ma che non possono accedere a tutti gli atti processuali componenti questa triste vicenda giudiziaria estremamente complessa e drammaticamente dolorosa per chi l'ha vissuta. Fermo restando che la mia condanna è passata in giudicato, da troppo tempo assisto ad una continua e pervicace manipolazione ed alterazione dei dati processuali. Contro di me vengono fatte di continuo false ricostruzioni fantasiose al solo scopo di voler denigrare la mia figura e persona, sistematicamente e in maniera negativa agli occhi dell'opinione pubblica italiana e non solo”. “La sentenza definitiva che mi riguarda (a proposito di alcune false ricostruzioni fantasiose) mi ha assolto dall'accusa di furto e di simulazione di reato; fatto questo che non sento mai citare nelle varie ricostruzioni giornalistiche – prosegue la lettera -. Voglio anche precisare che non accetto minimamente di esserre additato continuamente come uno sbandato, un ladro, un senza fissa dimora, vedendo la mia persona e la mia dignità continuamente offesa, denigrata e stereotipata da fatti e cose che non mi appartengono, tramite gravi pregiudizi diffamatori di altri tempi, aimè, ancora presenti tutt'ora, quando invece avevo e ho (al di la dei miei vissuti personali) una splendida famiglia e preziosi e pulitissimi rapporti di amicizia a Perugia”.
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