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Gubbio, vertenza Sirio Ecologica: “necessaria rapida verifica degli impegni. Basta perdere tempo”

Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) torna a parlare della vertenza Sirio Ecologica di Gubbio.

Auspicando una “rapida verifica degli impegnipresi dai vari soggetti” affinché “ognuno si prenda le proprieresponsabilità”, Smacchi invita il Gruppo Maio a “ chiarire la propriaposizione rispetto al piano aziendale presentato a suo tempo che conteneva alsuo interno investimenti significativi; l’Amministrazione comunale di Gubbio a rappresentare lo stato di attuazione degli impegni presi al fine difavorire il reinsediamento dell’attività nella zona industriale di Padule; la Regione Umbria a riconvocare il tavolo di crisi per fare il punto sullasituazione attuale”. Per Smacchi occorrono quindi “impegni certi e percorsi praticabili, nel massimo della chiarezza, nel rispetto che si deve atante famiglie che da troppo tempo sperano di vedere la luce in fondo al tunnel”.

“L’avvicinarsi della scadenza degliammortizzatori sociali in deroga per i 20 lavoratori della Sirio Ecologica edil mancato rispetto degli impegni presi dal Gruppo Maio, impongono alla Regione la convocazione urgentissima di un tavolo di crisi”. Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) che ricorda come “ad oggi, all’interno dello stabilimento, operano 8 lavoratori con contratto a termine, anch’essi a rischio visto che nel prossimo mese di novembre scadranno le autorizzazioni della Provincia che consentono di svolgere la normale attività”. Smacchi fa sapere quindi che “il curatore fallimentare ha disposto per il prossimo 17 gennaio la data della prossima asta per l’acquisto della società, tempi che non coincidono con le esigenze stringenti dei lavoratori e che potrebbero addirittura dilatarsi se, come sembra, si dovesse procedere ad un’assegnazione per stralci. In questo contesto – continua – occorre un’assunzione di responsabilità collettiva per verificare, rispetto agli impegni presi, qual'è il punto della situazione in maniera concreta. Innanzitutto – prosegue –, il Gruppo Maio dovrà chiarire la propria posizione rispetto al piano aziendale presentato a suo tempo, che conteneva al suo interno investimenti significativi, su tutti la messa in funzione di uno sterilizzatore.

L’Amministrazione comunale di Gubbio, dal canto suo, dovrà rappresentare lo stato di attuazione degli impegni presi al fine di favorire il reinsediamento dell’attività nella zona industriale di Padule. La Regione, a sua volta – sottolinea Smacchi -, dovrà riconvocare il tavolo di crisi per fare il punto sulla situazione attuale, verificando il livello di attuazione degli impegni presi dai vari soggetti al fine di concordare con gli stessi un crono programma degli interventi in maniera stringente e vincolante per tutte le parti in causa”. “In questo contesto – rimarca l'esponente della maggioranza regionale – ho sollecitato l'assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi e la sua struttura tecnica affinché nei primi giorni della prossima settimana la sede di confronto venga prontamente riattivata. In un momento così delicato –conclude Smacchi – a nessuno è concesso di prendere ulteriore tempo. Occorrono impegni certi e percorsi praticabili, nel massimo della chiarezza, nel rispetto che si deve a tante famiglie che da troppo tempo sperano di vedere la luce in fondo al tunnel”.