Sono stati oggetto di un’opera complessiva di riadattamento funzionale e di ripristino, che ha riguardato anche la revisione e il rifacimento degli impianti, i 16 nuovi alloggi di edilizia popolare che Ater Umbria ha eseguito nel Comune di Gubbio e che saranno assegnati dall’amministrazione agli aventi diritto in base alle graduatorie comunali.
L’intero intervento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa convocata dalla stessa amministrazione, che ha visto la presenza del primo cittadino Filippo Mario Stirati, del vicesindaco Rita Cecchetti, degli assessori Alessia Tasso e Giordano Mancini e del Presidente di Ater Umbria Alessandro Almadori: “Quello che presentiamo – ha detto quest’ultimo – è un ottimo esempio di collaborazione tra Ater e il Comune di Gubbio, che ringrazio per aver eseguito una ricognizione completa del patrimonio, rispetto alle manutenzioni che si sono rese necessarie e che abbiamo effettuato. Siamo riusciti a mettere a disposizione 16 alloggi e ad avere la disponibilità di fondi per altri 6, i cui lavori partiranno a breve. Ritengo che questa sia una buona risposta all’emergenza casa anche nel territorio eugubino”.
Gli alloggi pronti saranno locati a canone sociale, in base alle graduatorie del Comune di Gubbio. L’intero intervento è stato possibile grazie ad una serie di finanziamenti: la Legge regionale 457/15, il Por-Fesr (relativo alla passata programmazione) e la Legge statale 80/14 (lettera A e lettera B che contiene misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015). Con Legge Regionale 457/2015 sono stati ripristinati 9 alloggi: 4 in Via Tifernate, 1 in Via Gobetti, 1 in via Brunelleschi, 1 in via Silvio Pellico, 1 in località Semonte e 1 in piazza Marx. Con il Por-Fesr ne sono stati recuperati 5: in piazza Marx, via Kant, 3 alloggi in Via Fontevole e tramite la Legge 80 (Lett.A): 1 in via Fontevole. Sempre con lo stesso provvedimento si è resa possibile l’aggiunta di altri 6 alloggi (Legge 80/14 Lett.B) in via Gioia e via dei Consoli, i cui lavori partiranno a breve. Nello specifico sono stati completamente revisionati gli impianti tecnologici (termo-idraulici, idrico-sanitari, adduzione gas e impianto elettrico), le finiture, tramite la sostituzione dei pavimenti, rivestimenti e le tinteggiature, gli infissi interni ed esterni (con la fornitura e posa di vetrate termoacustiche e isolanti in modo tale da aumentare le prestazioni energetiche dell’involucro edilizio).
Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino Stirati: “L’amministrazione – ha detto il primo cittadino – grazie anche alla stretta collaborazione con Ater, è riuscita a far ripartire la macchina dell’edilizia popolare e a dare risposte significative a favore delle classi più deboli, in un momento di crisi profonda. Oltre alla ristrutturazione di 16 alloggi di edilizia popolare riusciremo a breve a portare a compimento l’intervento di edilizia residenziale pubblica in via Madonna dei Perugini, per anziani autosufficienti, bloccato da diversi anni per i fallimenti delle imprese. Infine, le risorse di 1 milione e 300 mila della Regione Umbria, destinate in precedenza all’intervento PUC 2 nell’ex Ospedale, non più realizzato, saranno mantenute per altre costruzioni abitative da realizzare nella zona di espansione“.