Negli ultimi 10 anni la fascia 35-39 anni addirittura ha registrato una perdita del 27,8% | Il Pd Gubbio "Crisi demografica aggravata da timori di un ulteriore peggioramento della situazione produttiva, occupazionale e sociale"
“La crisi demografica di Gubbio, seppur abbastanza in linea con i trend della nostra regione, è un problema grave”. A lanciare l’allarme è il Partito Democratico di Gubbio, a partire dal segretario Massimiliano Grilli fino al gruppo consiliare composto da Giorgia Vergari e Giovanni Manca.
Il Pd della città dei Ceri mostra infatti punta il dito su alcuni dati che illustrano una situazione preoccupante: la popolazione complessiva di Gubbio era di 32.985 abitanti nel 2010 e, 10 anni dopo, nel 2020, di 31.516. “Una diminuzione del 4,5%. Una perdita che potrebbe apparire non drammatica: se analizziamo però la sola fascia d’età 30-34 anni la diminuzione nello stesso periodo sale al 24,4% e la fascia 35-39 anni addirittura registra una perdita del 27,8%”.
Ma perché proprio i trentenni vanno via da Gubbio? La risposta più evidente secondo il Pd è “perché non hanno opportunità di lavoro o le prospettive sono quelle di un lavoro precario e a volte privo di protezioni anche in termini di sicurezza. Per cui scelgono di cercare fortuna altrove”. Le conseguenze di questa “emigrazione” portano inevitabilmente ad “una città che invecchia e senza ricambio generazionale, che non ha futuro. Una città che non ha lavoro è una città che muore”.
La segreteria e il gruppo consiliare del Partito Democratico di Gubbio affermano che “il lavoro deve essere di qualità, sostenibile e fortemente ancorato alle indicazioni di sviluppo dell’Europa. E soprattutto sicuro, dove le norme siano rispettate per non mettere a rischio l’incolumità delle persone. La nostra città vive profonde difficoltà, aggravate dai timori di un ulteriore peggioramento della situazione produttiva, occupazionale e sociale“.
“Chi rappresenta le Istituzioni – aggiungono – deve essere in grado di gestire la dialettica democratica, anche accesa, con estremo equilibrio e misura, governare i problemi per trovare soluzioni avanzate. Noi crediamo fermamente ad una città che valorizzi le proprie vocazioni, aggiungendone se possibile altre, mettendo al centro i propri talenti e risorse disponibili. Basta strumentali contrapposizioni al solo fine di racimolare qualche voto in più mentre i giovani fuggono”.