Ospite al Rotary Club di Gubbio lo studioso italiano Gianmario Bilei del Cern che ha contribuito in modo determinante alla scoperta della particella subatomica denominata “particella di Dio”.
Con l'incontro di Venerdì 19 ottobre prossimo si inaugura il primo appuntamento del progetto ideato, realizzato e sponsorizzato dal Club Rotary di Gubbio intitolato “Acchiappa i giovani talenti”. Il progetto si propone appunto di stimolare, individuare i giovani talenti del futuro, presenti nel nostro comprensorio, con lo scopo di avvicinare i giovani alla scienza e di permettere che qualcuno di essi scopra questa materia e vi si appassioni. Alle ore 17.30, presso l'Aula Magna del Liceo Ginnasio Mazzatinti di Gubbio sarà ospite del Rotary Club di Gubbio lo studioso italiano Gianmario Bilei per illustrare l'esperimento di fisica delle particelle CMS che ha consentito di spiegare il comportamento di certe frazioni della materia e dell'energia. Non è la prima volta che il Rotary di Gubbio, appartenente al distretto rotariano 2090°, ospita scienziati ed esponenti della cultura a livello internazionale nell'ambito della propria attività di service concretizzato anche attraverso la alta divulgazione culturale. Ovviamente il Club eugubino non è il primo (dopo Perugia, Giulianova con Francesco Lo Sterzo, Napoli con Fabiola Gianotti e Guido Tonelli, il tour romagnolo di Bologna, Forlì e Reggio Emilia) ad ospitare ricercatori che hanno lavorato o visitato a fini di studio il CERN; ma di certo dimostra di inserirsi in un contesto di divulgazione scientifica nazionale, molto attuale, scientificamente accreditato e che ha riscontrato fortissimo interesse in tutta Italia.
Presso il CERN di Ginevra infatti è stata fatta una scoperta a lungo cercata, per la precisione da 48 anni, da quando il fisico britannico Peter Higgs teorizzò l'esistenza di una particella molto particolare. Forse unica. Un nuovo bosone, a cui ha dato il suo nome, con proprietà diverse da tutti quelli che esistevano. Si è detto di questa minuscola particella che è la parte più importante della materia e che ha delle proprietà davvero eccezionali. La scoperta è stata effettuata con l'impegno davvero straordinario di moltissimi fisici provenienti da 28 Paesi nel mondo tra cui alcuni italiani, vanto di una tradizione “fermiana” evidentemente riconfermata. Si deve precisare che è stata trovata quindi una particella che si assomiglia molto a quella che si cercava, perché è giunta proprio facendo degli esperimenti appositamente mirati per l'identificazione del bosone. Si può dire quindi che i risultati ottenuti sono molto molto incoraggianti e questa particella conferma le conoscenza attuali sulla materia e ne migliora la comprensione. L'esperimento messo in atto al CERN di Ginevra, con la costruzione dell'LHC (Large Hadron Collider), un acceleratore di particelle alloggiato in un tunnel circolare della lunghezza di 27 Km, scavato a cento metri di profondità nei pressi di Ginevra (la più potente macchina acceleratrice mai costruita finora) rappresenta l'esperimento più grande e costoso che l'uomo abbia mai concepito. Ora non resta che attendere le considerazioni dello scienziato italiano che parlerà a Gubbio.