Si è tenuta ieri pomeriggio (sabato 9 marzo) la cerimonia di omaggio della città di Gubbio alla figura del geologo, umanista, esploratore e scienziato Guido Bonarelli, con l’intitolazione ufficiale di via Bonarelli, già via del Fosso, e un convegno per illustrarne la figura di prestigio internazionale al Teatro Comunale ‘Luca Ronconi’.
Mente eclettica, appassionato a campi diversi del sapere, Bonarelli ha rappresentato un intellettuale poliedrico, non solo una delle figure più significative della geologia, in specie petrolifera, della paleontologia e dell’antropologia, ma anche capace di produrre originali contributi alla ricerca storica, affrontata sempre con rigoroso metodo scientifico
Nato in ad Ancona il 25 luglio 1871, Bonarelli nel 1883 si trasferisce a Gubbio, città che diverrà il centro dei suoi interessi e dei suoi affetti, fino a determinarne la vocazione scientifica e professionale. Durante il convegno sono stati ricordati anche i numerosi viaggi di lavoro e studio all’estero, dall’Argentina ai Balcani, al Borneo, all’Asia Minore, dall’Egitto all’Africa Orientale. Di Bonarelli si contano, in varie lingue, oltre 200 tra scritti editi e inediti di geologia e paleontologia, in gran parte sull’Appennino centrale, sulle regioni italiane in genere e sull’Argentina, nonché di antropologia, storia, glottologia, e altrettante relazioni geologiche redatte per i diversi enti con i quali collaborò.
Dopo l’introduzione di Gabriele Morelli e il saluto del sindaco Filippo Mario Stirati, sono intervenuti tra gli altri i nipoti Francesca Bonarelli e Guido Bonarelli jr e successivamente, con un contributo video, Walter Alvarez, Corrado Cencetti, Rodolfo Coccioni, Simonetta Cirilli, Marco Menichetti, Livio Burbi.
La sua prima opera scientifica ‘Il Territorio di Gubbio’ resta ancora oggi una pietra miliare della geologia dell’Appennino Umbro Marchigiano. Proprio a Gubbio, Bonarelli mosse i primi passi di giovane scienziato, in particolare sulla Gola del Bottaccione, e fece la scoperta di un livello geologico che è stato da allora nominato ‘Livello Bonarelli’, a cui fa riferimento la geologia di tutto il mondo.