Da quando il commissario prefettizio D'Alessandro è stato nominato per traghettare il comune di Gubbio fuori dall'impasse politica e fino al fatidico momento delle nuove elezioni comunali previste per la primavera del 2014, i movimenti e le alleanze in vista delle urne non si sono mai fermati: dalla formazione di “Noi scegliamo Gubbio”, nato dall'unione di quattro liste civiche, a “Svolta Comune”, con volti più o meno noti della politica eugubina, fino alle forte tensioni durante l'ultimo summit dell'unione comunale in cui il Psi ha redarguito tutti affermando che “serve uno spirito cittadino”, le tante anime della rappresentanza si stanno confrontando già da ora, preparandosi al momento delicato che varrà l'amministrazione di Palazzo Pretorio.
Per il Pd i giochi potrebbero decidersi già da oggi, proprio in chiave elettorale: oggi infatti si vota per eleggere i segretari di circolo del partito, ma dietro alle scelte di oggi potrebbero nascondersi elementi ben più interessanti. In particolare, il segretario comunale Sarli nei giorni precedenti ha invitato a ricompattare la sezione del partito, evitando quanto più possibile le frammentazioni e le fuoriuscite che già tra il 2001 ed il 2006 causarono gravi ferite al Pd, con esponenti che confluirono poi nella sinistra più radicale. Intanto la richiesta negli ultimi giorni della candidatura di Filippo Stirati, ex vice sindaco di Gubbio ha creato ulteriore scompiglio, dato che l'appoggio gli verrebbe da ambienti esterni al Pd stesso. Al centro della lotta delle “correnti” ci sarebbero poi l'ex assessore Raffaello Di Benedetto, il consigliere regionale Andrea Smacchi, l'ex capo staff del sindaco uscente Diego Guerrini, Sara Cardoni, ed il sindacalista Gianni Fiorucci dei Democratici per Gubbio. Naturalmente le influenze del Pd nazionale lasciano il loro strascico sul piano locale.
Noi scegliamo Gubbio nasce invece dalla quadruplice alleanza tra Daniele Morini, Mattia Martinelli, Gabriele Tognoloni e Matteo Pierucci. Il loro manifesto parla di giovani, innovazione e territorio: “Nell’attuale quadro politico eugubino – affermano in una lettera i referenti – di grave crisi economica, sociale e istituzionale, per la società civile è arrivato il momento di fare quadrato intorno a un progetto civico originale e innovativo. Al centro di questo progetto va messa la ferma volontà di spendersi generosamente per il bene comune e per ridare lustro alle bellezze e alle potenzialità del nostro territorio, oltre che speranza di futuro alle nuove generazioni. Attorno a questa idea forte sta nascendo un gruppo motivato di cittadini, di cui noi siamo una piccola rappresentanza, che si sono spesso incontrati negli ultimi mesi e che ora vogliono uscire allo scoperto per proporre alla città le loro idee. Tre sono le caratteristiche fondamentali che ci contraddistinguono. Innanzitutto la piena trasversalità rispetto alle vecchie e superate classificazioni ideologiche stereotipate. Tutti noi siamo uniti solo dalla voglia di riformare la pubblica amministrazione perché sia da stimolo e volano per l’intera cittadinanza. Non ci interessa fare una semplice testimonianza di valori: giovani e meno giovani del gruppo sono uniti dalla consapevolezza che c’è la necessità e l’urgenza di acquisire la maggioranza dei consensi per dare forma e sostanza al progetto che abbiamo in testa. Ben vengano quindi gli appelli alla “pacificazione” fra le varie componenti cittadine della politica e alla discesa in campo di autorevoli cittadini per il ruolo di Sindaco, purché questi passaggi avvengano all’insegna del rinnovamento radicale dei soggetti protagonisti che dovranno concretamente amministrare Gubbio, con ampio spazio ai giovani. L’alternativa è una lenta e inesorabile “asfissia” della nostra città e dell’intero territorio eugubino”.
Alla base di Svolta comune ci sono invece Gubbio partecipa, Gubbio nel cuore, Gubbio per noi per Gubbio: il progetto sembra però ancora tutto da scrivere, aperto a tutti i tentativi utili per far uscire la città dallo stallo governativo. “Nulla di straordinario – dicono – ma qualcosa di ordinario e concreto che a Gubbio fino ad ora non è mai stato portato a termine”.
Leggi anche:
(Ale. Chi.)
Riproduzione riservata