Cultura & Spettacolo

Gubbio No Borders, Greta Panettieri infiamma l’inaugurazione della 17^ edizione

Grande successo per l’evento inaugurale della 17^ edizione del Festival Gubbio No Borders.  Tutto esaurito al Teatro Comunale di Gubbio con due ore di grande musica.

Sul palco una delle voci più affascinanti e virtuose del panorama internazionale: Greta Panettieri. Reduce da varie tournée, di cui l’ultima con il grande musicista brasiliano Toquinho, la diva del jazz ha incantato il pubblico del festival con due ore di musica, così intense ed emozionanti da sembrare un attimo.

Sul fatto che la critica musicale indichi la Panettieri, nata a Roma ma cresciuta e diplomata musicalmente in Umbria, come una delle migliori cantanti italiani di Jazz non c’è molto da discutere. Le più celebri canzoni di Mina, da sempre un pezzo forte del repertorio della cantante, sono state reinterpretate con maestria tra personalizzazione, sperimentazione e grande partecipazione del pubblico.

Memorabile il concerto del settembre del 2017 a Scheggino, Valnerina, in occasione del progetto “Il Jazz italiano per le terre del sisma”. (CLICCA QUI)

Sul palco con la Panettieri una band eccezionale: il pianista e compositore Andrea Sammartino (che collabora attivamente alla produzione musicale di Greta Panettieri), il bassista Daniele Mencarelli, il batterista Alessandro Paternesi e lo special guest Flavio Boltro alla tromba. L’entusiasmo degli spettatori e degli addetti ai lavori lascia presagire una edizione spettacolare.

Intanto fervono i lavori per l’evento del 20 agosto: al Chiostro di San Pietro alle 21.30 arriva un altro grande protagonista del jazz internazionale, lo statunitense Paul Wertico, che per oltre 20 anni è stato il leggendario batterista di Pat Metheny, con il quale ha conquistato 7 Grammy Awards. Salirà sul palco con un suo grande tributo all’opera di Giuseppe Verdi e Gioacchino Rossini: il progetto italo-americano “Free The Opera” candidato ai Grammy Awards, in trio con il contrabbassista Gianmarco Scaglia e il pianista Fabrizio Mocata.

Gli altri concerti del Festival:
Il concerto del 21 agosto al Chiostro di San Pietro è in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica di Gubbio e l’Associazione Musica Nova, con il Diego Ruvidotti Vertical Quartet live alle 21,30 guidato dal trombettista Diego Ruvidotti e completato da Alessandro Bravo (pianoforte), Francesco Pierotti (contrabbasso) e Alberto Argirò (batteria).

Il 24 agosto alle 21 appuntamento con il concerto che celebra la conclusione delle No Borders Masterclass: a salire sul palco del Chiostro San Pietro studenti e docenti. A seguire, il progetto “Lorenzo Cannelli Foster Family” guidato da Lorenzo Cannelli (voce, piano, organo, tromba, basso, chitarra) e con Paolo Ceccarelli (chitarre), Gregorio Paffi (basso e piano), Sara Marini (voce), Paolo Acquaviva, Leonardo Minelli (sax) Gabriele Giovenali (batteria).

Anche il 28 agosto, ultimo giorno del Festival, si articola in un doppio evento. Alle ore 21 al Chiostro San Pietro il progetto “ALTRISUONI – L’ombra che non trovava la sua forma” da un’idea di Maria Clara Pascolini, con il coro della 3° C della scuola elementare del I circolo didattico e la direzione di Sara Marini. Si proseguirà con “ESTINTE VOCI” di e con Sara Marini (voce) insieme a Paolo Ceccarelli (chitarre), Goffredo Degli Esposti – Micrologus – (flauti e zufolo, zampogna e tamburo) e Francesco Savoretti (Ecanes) alle percussioni etniche.

Si segnala il grande successo con il tutto esaurito della prima edizione delle No Borders Masterclass: il ciclo di incontri didattici diretti da Leonardo Radicchi e Andrea Angeloni, con studenti provenienti da varie parti d’Italia e lezioni individuali e collettive con un corpo docenti formato da nomi di spicco del jazz italiano.

(C.V.)