Due elementi moderni di non poco disturbo, insomma, che contrastano nettamente con l’aspetto medioevale della città. Lo stesso vale se si guardano da un’altra angolazione, poiché le due giostre si trovano anche a due passi da una struttura di pregio come il Teatro Romano, rendendo il quadro complessivo abbastanza surreale. Ma, in questo caso, non si tratta solo di una questione visiva, bensì anche uditiva, poiché in questi giorni l’edificio risalente al I secolo a.C. ospiterà gli spettacoli teatrali del Gubbio Summer Festival, che potrebbero essere disturbati, e non poco, dalle luci stroboscopiche e dai bpm della musica house.
Ovviamente gli eugubini non si sono risparmiati nemmeno sui social network ma, a fare le critiche più pesanti, ci ha pensato il Comitato Beni Culturali locale che ha definito una delle giostre “il più bel calcinculo medioevale nella più bella città medioevale”. “Nemmeno a Las Vegas, capitale dell’architettura stravagante e kitsch, dove è stata riprodotta anche Venezia, avrebbero saputo fare di meglio. – dicono quelli del Comitato – Il centro storico di Gubbio, scenografico fondale dietro il calcinculo, sembra vero…! In realtà è stato tutto ricostruito in cartapesta, così come il teatro romano posizionato dietro la giostra, la bancarella con mercanzie varie e il monumentale gioco gonfiabile dallo spettacolare impatto visivo. Avanti tutta con i calcinculo alla bellezza, al decoro e alla dignità“