Il giorno più atteso e più lungo dell’anno, per Gubbio, è entrato nel vivo. La Festa dei Ceri, anche quest’anno “regolata” ma non limitata dal Piano sicurezza, ha assistito ad un’Alzata “perfetta”, fortunatamente assistita da un cielo sereno e, per ora, clemente.
Piazza Grande, stracolma come sempre, è tornata a colorarsi di giallo, blu e nero, osannando i tre ceri, alzati quasi all’unisono sotto la guida dei Capodieci Pietro Menichetti (Sant’ Ubaldo), Luca Bedini (San Giorgio) e Lucio Sollevanti (Sant’Antonio).
Dopo tre “birate” pulite intorno al pennone, i tre simboli dell’Umbria sono poi usciti dalla Piazza, per mostrarsi alla città tutta. Alle 18 scatterà la “folle corsa” per le vie del centro, con tre soste, che si concluderà, intorno alle 20, in cima al Monte Ingino con l’arrivo nella Basilica di Sant’Ubaldo.
La lunga giornata, nel segno della tradizione, è iniziata all’alba, con la tradizionale sveglia dei tamburini. Dopo la visita al cimitero per ricordare i ceraioli defunti, alle 8 si è celebrata la Santa Messa alla Chiesa di San Francesco della Pace (o “Chiesa dei Muratori”) in via Savelli della Porta, al termine della quale si è proceduto anche all’estrazione dei Capitani per l’edizione 2021: il primo Edoardo Amadei e il secondo Roberto Pierotti.