Il caso delle Logge dei Tiratori sbarca anche sulla tv nazionale. Al Tg5 delle 20, ieri sera, si parlava infatti della difficoltà, tutta italiana, di preservare il patrimonio artistico, soprattutto quando, nonostante la disponibilità di finanziamenti privati, è la burocrazia a fermare tutto.
E’ quello che, in effetti, è successo a Gubbio: la fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, ben 5 anni fa, deliberò di investire 3 milioni di euro per il restauro e la rifunzionalizzazione delle Logge dei Tiratori ma, dopo 12 pareri di diverse istituzioni (dalla Soprintendenza alla Commissione ministeriale, passando ovviamente per il Comune) che hanno portato all’approvazione, si è arrivati al “no” del nuovo Soprintendente dell’Umbria Stefano Gizzi, che ha di fatto bloccato tutto.
Resta comunque da dire che sul nuovo progetto di restauro non tutte le opinioni erano omogenee: a far discutere, infatti, è la cosiddetta “vetrificazione” delle Logge, vista da molti come un vero e proprio “snaturamento” delle origini storiche della struttura. Su questo punto, nel servizio serale del Tg5, è stato sentito l’Architetto del Comitato cittadino Nello Teodori: “Chiudere le logge con vetrate significherebbe tradire questa architettura storica, imponendo funzioni incompatibili con la sua natura di spazio aperto. Le logge di Gubbio potrebbero diventare una magnifica piazza sopraelevata aperta e coperta”.
Dai microfoni Mediaset è stato intervistato anche il sindaco Filippo Stirati: “Il Soprintendente appena arrivato, che avrebbe dovuto solo prendere atto di tutto il percorso che era stato già compiuto, ha rimesso tutto in discussione e per noi è un danno grave perché questo intervento è legato alla valorizzazione del nostro centro storico”.
Il servizio del Tg5 si è concluso con delle splendide riprese dall’alto della struttura di Piazza Quaranta Martiri, ben colta dal drone da diverse prospettive.