Il giorno più lungo dell’anno, a Gubbio, è finalmente arrivato. La Festa dei Ceri – senza più restrizioni anti Covid – è tornata più fragorosa e colorata che mai per rendere il giusto tributo al patrono Sant’Ubaldo.
La fremente attesa del popolo eugubino è iniziata come sempre all’alba, con i tamburi che hanno svegliato il sonno leggerissimo della città, che precede la visita dei protagonisti ai ceraioli defunti (uno dei momenti più solenni e toccanti). Alle 7.30 ha avuto luogo la messa alla Chiesetta dei muratori, dove don Mirko Orsini ha ribadito come “la Festa sia religiosa e laica: ma ricordate che non corriamo per noi bensì per qualcun altro. Non c’è corsa senza Sant’Ubaldo”.
A seguire è avvenuta l’estrazione per i Capitani della Festa per il 2025, ovvero Fabio Latini (Primo) e Oliviero Baldelli (Secondo), che succederanno a Eric Nicchi (Primo) e Fabio Mariani (Secondo) protagonisti nel 2024.
Subito dopo le statue dei Santi – quelle che svettano in cima ai Ceri – sono partite in processione verso Palazzo dei Consoli, per raggiungere i rispettivi Ceri mentre Piazza Grande si è andata riempendo in meno di un’ora con i suoi magici colori. Quest’anno sono state stimate addirittura circa 11 mila persone in piazza, dove alle 11.34 è avvenuta la suggestiva Alzata “perfetta”, scandita dalle urla gioiose del pubblico e dai rintocchi maestosi del Campanone (assistita pure da un meteo clemente).
La gigantesca marea umana colorata di giallo, blu e nero ha osannato come sempre il momento più suggestivo della giornata: i pesanti Ceri (macchine a spalla di legno tra i 263 e i 287 kg) sono tornati in verticale ad “indicare il cielo” sotto la guida dei Capitani Luca Cecchetti (Primo) e Roberto Pierotti (Secondo) – che sovrintendono lo svolgimento della Festa – e con l’aiuto dei Capodieci Corrado Fumanti (Sant’Ubaldo), Euro Bellucci (San Giorgio) e Riccardo Martiri (Sant’Antonio), protagonisti dell’”incavijamento” (operazione di fissaggio del Cero alla barella) e dell’Alzata, oltre che responsabili dell’intera Corsa.
Dopo le tre classiche “birate” intorno al pennone, i tre simboli dell’Umbria (dal 1973) sono poi usciti dalla splendida Piazza pensile, per mostrarsi a tutta la città. Lo faranno per tutto pomeriggio poi, alle 18, scatterà la “Folle corsa” per le vie del centro, con tre soste, che si concluderà intorno alle 20 in cima al Monte Ingino con l’arrivo dei tre Ceri nella Basilica di Sant’Ubaldo.