Ha incontrato tutti i componenti del Consiglio Comunale eugubino l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, in un appuntamento fortemente voluto dall’amministrazione e sostenuto dal Gruppo Lega per fare il punto su numerose questioni riguardanti l’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, il Distretto Sanitario e la situazione dei servizi socio-sanitari della città e dell’intera zona sociale.
A Coletto – intervenuto in videoconferenza insieme al direttore regionale Salute e Welfare Massimo Braganti e a Gilberto Gentili, direttore generale Usl Umbria 1 – il sindaco Filippo Stirati ha posto una serie di questioni, a partire dalla valorizzazione dell’ex ospedale di Gubbio: con i fondi del Pnrr diventerà fondamentale la conclusione del lungo processo che vedrà la nascita della Casa della Salute, così da rafforzare i servizi distrettuali che saranno collocati presso l’ex nosocomio.
Ma c’è un ulteriore passo in avanti: qualora, come sembra, ci fossero fondi sufficienti, l’idea sarebbe quella di valorizzare tutta (non più una sola parte) la struttura in chiave sanitaria, anche se ciò volesse dire rinunciare all’idea iniziale del trasferimento degli uffici comunali. Su questo Gentili ha rassicurato tutti rispetto ai tempi della gara per la Casa della Salute, con l’unica preoccupazione riguardante il fatto che sono soltanto tre le imprese ad aver partecipato.
In attesa di conoscere in maniera approfondita il nuovo Piano sanitario che andrà a sostituire quello ormai scaduto, Stirati ha sottoposto a Coletto l’assoluta importanza della tutela della sanità pubblica, basata sull’idea della salute come diritto fondamentale da garantire a tutti. L’assessore, a più riprese, ha sottolineato l’impegno suo e della giunta regionale a salvaguardare la sanità per tutti, “al di là di ogni attacco non rispondente al vero sul tema della presunta volontà di ridimensionamento del settore pubblico a favore di strutture private”.
A tal proposito da parte di tutta l’amministrazione è arrivata all’assessore una sollecitazione rispetto alla necessità di rafforzamento degli organici nel territorio. Il sindaco ha ricordato come la scelta dell’ospedale unico di Gubbio-Gualdo Tadino abbia rappresentato il sacrificio di due territori volto ad una lungimirante operazione che guardava a razionalizzazione ed efficientamento del sistema sanitario regionale: questo fa sì che oggi debbano essere garantiti un potenziamento e una forte concentrazione di risorse verso un presidio che, oltre a servire il territorio della Zona sociale n.7, si apre in maniera importante anche alle Marche.
Tale potenziamento non potrà prescindere dall’urgenza di avere la certezza della nomina di primariati ancora scoperti, a partire da quello di Ginecologia e Ostetricia, fino a Cardiologia e Neurologia; fondamentale anche l’attenzione all’organico, a partire dal personale OSS (in forte sofferenza), e quello infermieristico.
Sono state inoltre chieste a Coletto rassicurazioni definitive in merito al mantenimento del laboratorio analisi, unica garanzia della tutela del polo dell’emergenza. Necessario sarà anche mantenere la struttura attuale del distretto sanitario Alto Chiascio, con la sua articolazione dei Centri Salute nei diversi Comuni del territorio in sinergia con la Zona sociale n. 7, per trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi integrati con i servizi socio-assistenziali, strutturando una sanità più vicina ai cittadini.
L’assessore Coletto è stato sollecitato anche sul tema dell’adeguamento delle rette per la casa di riposo cittadina (ferme da 17 anni): garantire la sostenibilità delle strutture per anziani, messe a dura prova dalla pandemia, è fondamentale per un territorio come quello eugubino. Da parte di sindaco e amministrazione sono arrivate all’assessore anche le istanze di associazioni che si occupano di prevenzione (Avis, Aelc, Amici del Cuore, Anaca e Associazione Diabetici Eugubini), che da tempo ribadiscono la fondamentale importanza, soprattutto per i pazienti con cronicità, della continuità di cure e relazione di fiducia paziente-medico, che non può essere diverso di volta in volta in base alle disponibilità di prenotazione.
Forte disagio è stato poi rappresentato per le liste d’attesa: le lunghe attese sono sempre al primo posto nei motivi di dolenza dei cittadini e rappresentano un vulnus in tema di reattività del sistema. Di basilare importanza anche il tema delle strumentazioni tecnologiche di cui l’ospedale e il distretto devono essere dotati. Molte diagnosi sono infatti possibili proprio grazie alla presenza di apparecchiature adeguate che permettano una sempre più precisa valutazione del paziente. E a proposito di diagnosi rapide, è stato affrontato anche il tema del registro tumori: “la sua riattivazione – è stato ribadito a Coletto, è fondamentale, specialmente in una regione come l’Umbria, dove il tema ambientale e sanitario sono strettamente connessi”.