Sono arrivate stamattina le dimissioni del vicepresidente del consiglio comunale Nicola Aloia: durante la seduta dell'amministrazione, il membro del Gruppo Misto ha deciso di passare dalla parte della maggioranza, nel partito del Psi, e di migrare dunque nella coalizione che appoggia il sindaco Guerrini. La comunicazione, espressa dal partito socialista che ha deciso di accettare la nuova affiliazione, è stata letta dal Presidente del consiglio comunale Gianni Pecci. “Ho avviato una riflessione seria sulle sollecitazioni arrivate dalle opposizioni che scrivono. Per opportunità politica – ha dichiarato Aloia – e per sensibilità istituzionale, mi dimetto da vicepresidente”. Queste parole, infatti, si spiegano a fronte di un documento di sfiducia che avevano presentato le opposizioni, rimarcando il fatto che il continuo appoggio da parte del rappresentante del Gruppo Misto all'amministrazione del sindaco Guerrini faceva dubitare della reale garanzia che le minoranze fossero equamente rappresentate in seno al consiglio.
La storia – Il percorso politico di Aloia, dalla sua elezione nel maggio 2011, ha attraversato le diverse fasce dei partiti politici eugubini in maniera trasversale: eletto tra le fila del Pdl, con la minoranza, ha poi abbandonato il partito di centro destra per passare nel Gruppo Misto, insieme a Pasquale di Bacco, imprenditore anche lui ex Pdl. E' ora nel Psi accanto a Brunelli e Cavaleiro. La sfiducia è stata presentata nell'ordine del giorno definito urgente dei gruppi consiliari Pdl, Udc, Gubbio per noi, Un'altra Gubbio, Gubbio Partecipa, e dal titolo “il Vice Presidente Nicola Maria Aloia non è più espressione di garanzia per la minoranza”. All'ordine del giorno di oggi, in consiglio comunale si è discusso tra le altre cose del Piano regolatore, della Colacem, del mantenimento della sede della Lumsa.
Le dichiarazioni – Subito dopo l'intervento del sindaco Guerrini: “la coalizione di centro sinistra che governa la città non é forzata, ma sostenuta anche dai vertici provinciali e regionali. Le dimissioni dell'assessore Di Benedetto, subito rientrate, sono nate semplicemente da alcune incomprensioni nate da un momento di confronto forte all'interno della giunta. É bastato un confronto di cinque minuti per sistemare tutto. Pensavo che fosse finita li, invece non é stato così: sono convinto che per governare in un momento difficile come questo, ognuno debba rispetta i propri ruoli, e mi riferisco soprattutto a chi siede sui banchi della maggioranza. É arrivato il momento di guardarci tutti negli occhi e fare politica: non so se all'interno del diritto sia corretta l'autosospensione di un assessore, invito quindi i rappresentanti di Sel ad avere una maggiore collaborazione con la maggioranza. Dall'incontro di maggioranza di mercoledì prossimo mi aspetto che tutto possa essere chiarito, perché chi fa parte della coalizione deve capire che é necessario collaborare, oppure deve prendere decisioni diverse, perché é arrivato il momento di capire che la maggioranza deve assumersi la responsabilità di governare la città, lo dobbiamo a tutti gli eugubini”.
L'affaire Di Benedetto – Michele Sarli (Pd) e Graziano Cappannelli (Idv) hanno infine chiesto chiarimenti su quale sia la posizione attuale dell'assessore Di Benedetto, che ha presentato le sue dimissioni la settimana scorsa, poi rientrate il giorno dopo. Essendo state protocollate, il suo abbandono della giunta dovrebbe essere ancora valido, afferma Sarli, e Di Benedetto ancora dimissionario. Il Presidente del Consiglio Pecci ha dunque sospeso la seduta per chiedere parere alla segreteria comunale. Nel frattempo, in attesa della riunione di maggioranza che ci sarà mercoledì, l'assessore Tinti è ancora autosospesa, rendendo dunque risicato il numero dei sostenitori di Guerrini in Giunta.
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Alessia Chiriatti
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