Gubbio e Gualdo

Gubbio, 50° Annullo postale ‘Festa dei Ceri’ 1970-2019 | Una mostra alla Sperelliana

Verrà celebrato con una mostra allestita alla Biblioteca Sperelliana, dal 4 al 18 maggio, il 50° Annullo postale ‘Festa dei Ceri’ 1970-2019, a cura dal circolo filatelico ‘Perusia Collector’, con l’impegno personale del presidente Francesco Amelia, che negli ultimi anni ha collaborato con competenza all’attività del Maggio Eugubino.

Il 50° annullo postale rappresenta un caso unico di continuità nel panorama filatelico. Era il 1970 quando la sezione filatelica dell’associazione Maggio Eugubino, pensò di commemorare con un timbro postale alcune importanti manifestazioni della città: Festa dei Ceri 15/5/1970, Palio dei Balestrieri 31/5/1970, Fiera dell’antiquariato 9/8/1970. Chissà se nelle aspettative di quei consiglieri e soci, guidati da Nazzareno Sollevanti, che avevano tanto a cuore la città, c’era l’ipotesi che uno di quegli annulli potesse arrivare a 50 anni?

Con dedizione, impegno e rinnovamento, l’annullo postale per la Festa dei Ceri, è stato realizzato ininterrottamente in questi decenni e quello che il Maggio Eugubino andrà ad organizzare per la Festa dei Ceri 2019, sarà il cinquantesimo, frutto di una collaborazione tra l’associazione e l’Artistico del Polo Liceale ‘G. Mazzatinti’. L’occasione della cinquantesima edizione non poteva non coinvolgere gli artisti di domani che, coordinati dall’insegnante di arti figurative, hanno preso in esame gli annulli postali emessi in questi 50 anni, li hanno suddivisi per categorie omogenee e studiati, e poi hanno realizzato e proposto i loro bozzetti. Un iter di realizzazione lungo e ragionato, dai prototipi iniziali al lavoro di tipografia.

“La Voce”, un lavoro di Mattia Stirati, è stato selezionato per illustrare l’annullo postale 2019. Mattia, con linee essenziali, ha unito due elementi dall’importante contenuto simbolico: Cero e Campanone. Uno stile essenziale per una immagine di forte impatto per gli eugubini. Una scelta che coincide con il 250° anniversario della fusione del Campanone e per questo assume un rilevo ancora maggiore. Impreziosiscono il lavoro alcuni tocchi di colore che rimandano ancora ai Ceri.