Riqualificazione e rilancio dell’area archeologica della Guastuglia. Ci siamo. Il Consiglio regionale ha infatti approvato all’unanimità la mozione proposta dalla Lega, che impegna la Giunta a “istituire un tavolo di lavoro tra Comune di Gubbio, Regione, Soprintendenza e Ministero con l’obiettivo di realizzare un parco archeologico, da inserire in un contesto turistico culturale regionale e nazionale, reperendo risorse finanziarie pubbliche e private per il recupero del sito“.
Illustrando l’atto di indirizzo, il primo firmatario della mozione Daniele Nicchi ha ricordato che, negli anni ’70, l’area della Guastuglia fu concessa per la costruzione di case popolari, ma già dai primi scavi si rinvennero murature e mosaici; indagini mirate della Soprintendenza hanno messo alla luce la ‘domus dei mosaici’ e la ‘domus del banchetto’.
Nel 2012 la Giunta comunale siglò un protocollo di intesa con la Soprintendenza per l’elaborazione congiunta di un progetto esecutivo per la valorizzazione del sito archeologico. Nel giugno 2016 fu invece siglato un protocollo di intesa tra Comune di Gubbio e Università di Perugia, relativo al progetto di scavi, ricerca e valorizzazione del sito. Venne anche realizzata una copertura a protezione dei mosaici della ‘domus del banchetto’, per promuovere l’esposizione permanente. Ad oggi però la ‘domus del banchetto’ risulta non fruibile ai visitatori mentre la ‘domus dei mosaici’, dopo un iniziale intervento di recupero e restauro nel 2016, risulta interrata.
“Il recupero e la valorizzazione dell’area della Guastuglia e la conseguente realizzazione di un parco archeologico – sottolinea Nicchi – consegnerebbe alla città un patrimonio di inestimabile valore, inserendolo nella già esistente area del Teatro Romano, con effetti importanti per il tessuto economico e turistico di città e Regione”.
Nel suo intervento Donatella Porzi (Pd) ha sottolineato che “l’iniziativa è coerente con il mio progetto di legge per la creazione di un parco archeologico dell’Umbria. Un progetto più ambizioso della valorizzazione delle singole aree, che mira a mettere in rete l’inestimabile patrimonio dell’Umbria, la cui fruizione è molto disomogenea sul territorio. Lo sviluppo dell’intero settore può rappresentare una chiave di svolta per il rilancio della regione dopo il Covid. Voterò a favore della mozione, pensando ad un percorso di crescita collettiva, che faccia dialogare siti, borghi e bellezze dell’Umbria. Anche valorizzando i campi di scavo a cui far partecipare studenti ed appassionati da tutto il mondo”.