A seguito di un guasto al forno walking beam – avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi – l’Acciai Speciali di Terni (Ast) ha anticipato la fermata prevista per la prossima settimana.
Il forno di preriscaldo delle bramme destinate alla laminazione si sarebbe danneggiato a causa dell’eccessiva temperatura interna arrivata quasi ai livelli di colaggio. Nell’intera area a caldo dell’acciaieria – tuttora chiusa da venerdì notte – sono comunque in corso tutte le attività necessarie per una rapida ripresa dell’attività produttiva.
Il Presidente Cav. Giovanni Arvedi ha deciso che i lavoratori interessati dalla fermata, qualora non impegnati in attività nei reparti, anziché essere collocati in cassa integrazione (in programma già da lunedì scorso per lo stop di una settimana a causa degli eccessivi costi energetici), saranno remunerati con ore di permesso retribuito.
“Come Fiom-Cgil di Terni registriamo che una parte dei lavoratori dell’indotto dovrà vedersi confermata la cassa e la relativa decurtazione economica – dichiara il segretario generale Alessandro Rampiconi -. Come da sempre stiamo dicendo, il futuro del sito ternano non si definirà su quanta cassa integrazione si dovrà fare per le motivazioni produttive e/o di costi dell’energia, ma sulle prospettive industriali e di mercato nelle produzioni di eccellenza quali Inox, fucinati e tubi. Spetta ad azienda, Governo e istituzioni locali trovare le soluzioni in tempi rapidi e non più rinviabili per la chiusura dell’accordo di programma e mettere a terra definitivamente il piano industriale. Non possiamo permetterci di perdere l’occasione di rilanciare il sito di Terni e difendere almeno gli attuali livelli occupazionali a fronte di un territorio in forte declino industriale”.