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GUASTICCHI HA NOMINATO LA GIUNTA. 9 GLI ASSESSORI. PER IL MOMENTO SPOLETO E' FUORI.

Nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio Provinciale di Perugia, svoltasi questo pomeirggio, il Presidente Marco Vinicio Guasticchi ha sciolto le ultime riserve sui nomi degli uomini e delle donne che comporanno l'esecutivo provinciale per i prossimi 5 anni.

Il Presidente ha nominato una Giunta composta da 9 membri, piuttosto che 10, lasciando ancora aperta una speranza per tutti quei territori, come Spoleto, che premono per avere un rappresentante in Giunta.

L'esecutivo ad oggi risulta così composto: Aviano Rossi (Idv) che assumerà la carica di Vicepresidente e dagli Assessori Carlo Antonini, Donatella Porzi, Domenico Caprini, Piero Mignini e Ornella Bellini del Partito Democratico, Roberto Bettini di Sinistra e Libertà, Giuliano Granocchia di Rifondazione Comunista e Stefano Feligioni del Pcdi.

L'elezione del Presidente del Consiglio, che nella prima seduta prevede il quorum dei due terzi, è stata rinviata alla prossima seduta che si terrà mercoledì prossimo. Il Presidente della Provincia, dopo aver solennemente giurato, ha anche illustrato le linee programmatiche sulle quali intende lavorare. “la Provincia – ha esordito – non è un ente da cancellare ma da potenziare”.

Guasticchi ha poi indicato le direttrici fondamentali del suo progetto, e cioè la messa in rete delle risorse, pianificando, individuando strumenti progettuali e luoghi di decisione condivisa. “Penso – ha detto ad esempio, alle pressanti tematiche dello sviluppo economico, della mobilità, del lavoro – che l'obiettivo è valorizzare le potenzialità, ancor oggi solo parzialmente espresse, che il nostro territorio ci offre. Mi riferisco alle realtà di un tessuto laborioso di piccole e medie imprese artigiane che sono traino e volano dell'economia. Penso al cospicuo patrimonio di beni archeologici, museali e paesaggistici che il nostro territorio ci offre. Penso alla qualità, alla tipicità della nostra agricoltura. E' in questo terreno che dovremmo orientare il nostro fare, è in queste sfide che dovremmo misurarci. Lo faremo stabilendo anche nuovi confronti operativi con le preziose energie delle nostre Università storicamente operanti nel territorio.”.

“In concreto produrre innovazione, che vuol dire investire sulla valorizzazione dei singoli territori, favorendo la crescita di tutte le aree e di tutti i Comuni a partire dalle loro vocazioni non lasciando sole quelle Comunità locali che lottano per la loro emancipazione. Lavoreremo per la tutela dell'ambiente e per la sostenibilità ambientale come nuovo paradigma di sviluppo. Le infrastrutture viarie e del trasporto, nel contesto di un indifferibile progetto di modernizzazione e infine rivolgeremo la nostra attenzione sulle “autostrade del futuro” che si sviluppano sulla banda larga a partire dalle scuole. Avvieremo, per ciò, una politica di concertazione per la valorizzazione di tutto il territorio. Per fare questo salto di qualità inviteremo le migliori energie culturali a riflettere sulla creazione di un “obiettivo per la creatività” con la partecipazione di imprenditori, artisti, funzionari delle imprese culturali, per individuare strategie, scelte, comportamenti utili alla valorizzazione di questo settore e dei tanti talenti presenti nel nostro territorio. Per affrontare al meglio questa sfida dobbiamo investire meglio e di più nell'impresa. Nella capacità che ciascuno ha per quello che può e vuole fare. Per la parte che ci compete dovremo andare in aiuto al mondo del lavoro a partire dal potenziamento della formazione professionale e, tra le nostre priorità c'è la realizzazione di una unità operativa per l'occupazione femminile, tenendo presente che gli obiettivi europei per l'occupazione prevedono per il 2010 l'elevazione della quota del 60%. Vogliamo una Provincia vicina alle persone. In primo luogo nella percezione della sicurezza. Per cambiare Oltre all'opera di repressione della criminalità serve mettere in campo uno sforzo grande di prevenzione. Infine vogliamo una “Provincia Europea”, che si apre, compete e guarda con fiducia al futuro perché comprende quanto nell'integrazione europea risieda il divenire e il benessere della nostra comunità nazionale. L'Europa non è solo risorse e progetti utili ad aprire nuovi processi di sviluppo territoriali ma significa anche valori di uguaglianza, di pace e progresso”.

“Questa Giunta di donne e di uomini nasce con giuste ambizioni al servizio di una Istituzione che dovrà garantire ai cittadini benefici maggiori dei costi che sostengono per tenerla in vita. Nel rispetto dell'Istituzione che sono chiamato a guidare sarò il Presidente di tutti aperto al confronto e all'ascolto” Guasticchi ha concluso dedicando “un doveroso e sentito pensiero, a quanti ci hanno preceduto in questa nostra funzione: a Mario Angelucci, Gino Scaramucci, Ilvano Rasimelli, Alfredo Ciarabelli, Vinci Grossi, Umberto Pagliacci, Marcello Panettoni, il grazie dalla comunità dei cittadini della nostra Provincia”.

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