“Molti si domandano se Bassetti da cardinale proseguirà il suo ministero episcopale a Perugia. Certamente sì, perché papa Francesco, nel nominare i suoi primi cardinali, ha voluto privilegiare ed incoraggiare le 'periferie' della Chiesa e del mondo”. Lo ha spiegato Riccardo Liguori, responsabile dell'ufficio stampa diocesano e coordinatore Commissione regionale per le Comunicazioni sociali della Ceu. “Perugia, rispetto ad altre Diocesi, può considerarsi una di queste periferie. Soprattutto la nomina a cardinale di mons. Bassetti deve essere accolta a Perugia e in Umbria anche come un riconoscimento all’opera e all’azione di una Chiesa sempre accanto agli “ultimi”. Basti pensare alle diverse strutture di ascolto e di accoglienza attive nelle otto diocesi della regione sia delle Caritas sia di altri organismi socio-caritativi ecclesiali, che collaborano costantemente con le Istituzioni civili. In queste strutture, ogni giorno, diverse centinaia di persone in difficoltà trovano risposte ai loro bisogni umani e materiali”.
Come Papa Francesco. Elio Bromuri, direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, in occasione della nomina a cardinale dell’arcivescovo Bassetti, ha scritto che la scelta non è caduta a caso sul nostro Pastore: “Papa Francesco ha certamente visto in lui una persona che ha capito il nuovo corso pastorale che intende introdurre nella Chiesa universale ed in questi mesi ha avuto l’occasione di poter riconoscere nel vescovo di Perugia colui che più prontamente e meglio di altri incarna quella “conversione pastorale” da lui promossa. Mons. Bassetti da tempo ne ha parlato con insistenza ed entusiasmo anche perché corrisponde alla sua indole personale e al suo stile di vita”.
L'agenda del Cardinale. Mons. Bassetti, dopo l’annuncio di papa Francesco, non ha annullato nessuno dei suoi impegni pastorali precedentemente assunti ad iniziare dagli esercizi spirituali con i sacerdoti diocesani, in svolgimento a Foligno fino al 17 gennaio. Coincidenza vuole che i suoi primi impegni dopo il 12 gennaio sono in gran parte incontri con realtà caritative e con gli immigrati. Sabato 18 guiderà un momento di preghiera con i volontari e gli operatori Caritas presso il “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” in Perugia, che precede la sua inaugurazione ufficiale del 29 gennaio (ore 16), giorno della solennità di san Costanzo, patrono della città e dell’Archidiocesi. Domenica 19 (ore 11.30), in cattedrale celebrerà la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, iniziando la sua Visita pastorale all’“ambiente dell’immigrazione”, che vede la presenza nella provincia di Perugia di oltre 70 mila persone (in gran parte dimoranti nel capoluogo) di 40 e più nazionalità diverse. Martedì 21 (ore 18), mons. Bassetti presiederà in Sant’Enea di Perugia l’inaugurazione della sede diocesana dell’Unitalsi e del Centro di Ascolto e di Accoglienza della Caritas parrocchiale. Infine, il 31 gennaio pomeriggio interverrà al convegno diocesano di Pastorale della Scuola sul tema “La ludopatia: un’emergenza educativa che ci interpella”.
Le parole di Bergoglio. Papa Francesco, scrivendo ai nuovi cardinali, ha ricordato che “il cardinalato non significa una promozione, né un onore, né una decorazione; semplicemente è un servizio che esige di ampliare lo sguardo e allargare il cuore”. Come ho sottolineato nella nota del 12 gennaio: “Proprio alle persone in difficoltà, disagiate, emarginate, sofferenti, gli “scarti della società”, come li definisce papa Francesco, anche mons. Bassetti è impegnato a far sentire la concreta vicinanza della Chiesa di Cristo e, nel contempo, a richiamare i cristiani ai loro doveri verso questi fratelli che vivono difficili situazioni di povertà umana e materiale, oltre a non far mancare la sua attenzione a quanti sono “distanti” dalla Chiesa, perché la Parola di Dio, che annuncia la salvezza, va fatta conoscere a tutti, nessuno è escluso”.
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