Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, è Cardinale: l'ufficialità è arrivata questa mattina, durante l'Angelus di Papa Francesco da Piazza San Pietro. Il 22 febbraio ci sarà il Concistoro, il primo del pontificato di Papa Bergoglio. L'annuncio era in realtà previsto per il 22 gennaio: doppia sorpresa dunque. Originario di Marradi, Basetti compirà 72 ad aprile: è a Perugia dal 2009.
L'elenco – Bassetti è divenuto Cardinale insieme ad altri 15 Arcivescovi: Mons. Pietro Parolin, Arcivescovo titolare di Acquapendente e Segretario di Stato; Mons. Lorenzo Baldisseri, Arcivescovo titolare di Diocleziana, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi; Mons. Gerhard Ludwig Műller, Arcivescovo-Vescovo emerito di Regensburg, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; Mons. Beniamino Stella, Arcivescovo titolare di Midila,Prefetto della Congregazione per il Clero; Mons. Vincent Gerard Nichols, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna); Mons. Leopoldo Jose' Brenes Solorzano, Arcivescovo di Managua (Nicaragua); Mons. Ge'rald Cyprien Lacroix, Arcivescovo di Que'bec (Canada); Mons. Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan (Costa d'Avorio); Mons. Orani Joao Tempesta, O.Cist., Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile); Mons. Mario Aurelio Poli, Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina); Mons. Andrew Yeom Soo jung, Arcivescovo di Seoul (Korea); Mons. Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., Arcivescovo di Santiago del Cile (Cile); Mons. Philippe Nakellentuba Oue'draogo, Arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso); Mons. Orlando B. Quevedo, O.M.I., Arcivescovo di Cotabato (Filippine); Mons. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes (Haiti).
I tre emeriti, che non avrebbero diritto di voto in un eventuale conclave sono: Mons. Loris Francesco Capovilla, Arcivescovo titolare di Mesembria, Mons. Fernando Sebastian Aguilar, C.M.F., Arcivescovo emerito di Pamplona, Mons. Kelvin Edward Felix, Arcivescovo emerito di Castries.
La nota della diocesi. Dopo 160 anni un altro vescovo perugino, che sa ben coniugare l'azione pastorale con quella sociale, sarà creato cardinale. L'annuncio di Papa Francesco della nomina a cardinale del nostro arcivescovo e vice presidente della Cei mons. Gualtiero Bassetti, nel giorno in cui la Chiesa celebra il Battesimo di Gesù, ha colmato di gioia e soddisfazione la nostra comunità diocesana, che esprime immensa gratitudine al Santo Padre per la fiducia riposta nel suo Pastore, già nominato dal Papa membro della Congregazione per i Vescovi.
L'importante avvenimento, a Perugia, è stato salutato dal suono a distesa delle campane della cattedrale di San Lorenzo. Dopo 160 anni la Chiesa perugino-pievese avrà alla sua guida, con il prossimo Concistoro, un altro cardinale: era il 19 dicembre 1853 quando mons. Gioacchino Pecci fu creato cardinale e quasi un quarto di secolo più tardi, il 25 febbraio 1878, eletto Papa con il nome di Leone XIII. Con il futuro cardinale Gualtiero Bassetti la Chiesa e l'intero popolo di Dio dell'Umbria si sentono ancor più vicini al Papa che ha scelto come nome quello di uno dei grandi santi della cristianità, figlio della terra umbra, Francesco dAssisi, il Poverello. Proprio alle persone in difficoltà, disagiate, emarginate, sofferenti, gli scarti della società, come li definisce Papa Francesco, anche mons. Bassetti è impegnato a far sentire la concreta vicinanza della Chiesa di Cristo e, nel contempo, a richiamare i cristiani ai loro doveri verso questi fratelli che vivono difficili situazioni di povertà umana e materiale, oltre a non far mancare la sua attenzione a quanti sono distanti dalla Chiesa, perché la Parola di Dio, che annuncia la salvezza, va fatta conoscere a tutti, nessuno è escluso.
Mons. Gualtiero Bassetti, nato 71 anni fa a Popolano, località di Marradi, in provincia di Firenze, ma nella Diocesi di Faenza-Modigliana, ha molto in comune con il suo illustre predecessore Gioacchino Pecci, entrato nella storia come il Papa riformatore e sociale e il Papa dei lavoratori, che, nello scrivere lenciclica Rerum novarum, formulò i fondamenti della Dottrina sociale della Chiesa. Mons. Bassetti è un Pastore molto sensibile alle problematiche sociali, in particolare al mondo del lavoro e al ceto meno abbiente. Fin dal suo breve ma intenso episcopato al servizio della Diocesi di Massa Marittima-Piombino (1994-1999), mons. Bassetti fu vicino alle famiglie dei lavoratori delle Acciaierie alle prese con una crisi difficile. Vicinanza al mondo del lavoro che ebbe anche da vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro prima di essere nominato arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve, il 16 luglio 2009, facendo ingresso in diocesi il 4 ottobre successivo, festa di san Francesco d'Assisi. Anche nella Diocesi umbra mons.
Bassetti sa ben coniugare la sua azione pastorale con quella sociale non perdendo occasione di far sentire la voce della Chiesa in diverse difficili situazioni accentuate dal perdurare dell'attuale crisi economica. Eletto alla guida della Conferenza episcopale umbra (Ceu) nel 2012, mons. Bassetti la presiede con spirito di collegialità, condividendo con i confratelli vescovi le scelte da compiere nei vari ambiti pastorali. Particolarmente attento alle giovani generazioni, che definisce le rondini che vanno verso la primavera (per usare un'espressione del sindaco santo di Firenze, Giorgio La Pira), mons. Bassetti non si lascia sfuggire occasione per stare in mezzo a loro, per raccogliere le loro istanze di fede, soprattutto per avvicinare i lontani.
Sin da vescovo in terra toscana ha sempre promosso lidea di un patto educativo fra comunità ecclesiale, istituzioni, realtà formative per rispondere allemergenza educativa. A Perugia ha incoraggiato la Missione Giovani condotta con successo da numerosi ragazzi e ragazze come occasione di evangelizzazione da offrire ai coetanei nei luoghi da loro maggiormente frequentati, in primis l'Università. Nei piani pastorali affronta i temi della vita, della famiglia, della riscoperta dellidentità battesimale, della parrocchia dal volto missionario e comunità educante, della giustizia sociale. Nei numerosi messaggi che ha rivolto ai fedeli e agli uomini di buona volontà delle tre Diocesi da lui guidate nei suoi venti anni di vescovo, si è soffermato spesso sulle morti nel lavoro e sulla crisi occupazionale, sulla politica che ha bisogno di un «sussulto profetico», sulla legalità nella gestione della cosa pubblica, sullo shopping domenicale che snatura il giorno del Signore, sulle gravi piaghe sociali del nostro tempo, quali la prostituzione, il consumo di sostanze stupefacenti, di alcool e il gioco d'azzardo, che rendono l'uomo schiavo e vittima di queste povertà estreme. L'attenzione al mondo del lavoro si concretizza nelle numerose visite di mons. Bassetti alle aziende, alle associazioni di categoria e trova un punto fermo nella Lettera pastorale che il primo maggio 2004 ha pubblicato dal titolo «Nella crisi: la speranza oltre ogni paura», che quasi preannuncia le difficoltà del recente terremoto economico-finanziario a cui ha risposto, prima ad Arezzo e poi a Perugia, con interventi concreti a sostegno delle famiglie in difficoltà a causa della perdita del lavoro, attivando o rilanciando progetti di solidarietà gestiti dalla Caritas.
La Visita pastorale che mons. Bassetti si appresta a compiere alla comunità diocesana perugino-pievese nel triennio 2014-2017 vede, non a caso, tra le prime realtà che incontrerà proprio quelle del mondo del lavoro, degli immigrati, della sanità, delluniversità. «Il titolo della mia Visita, ''Devo fermarmi a casa tua'', dice tutto, ma il mio principale desiderio ha sottolineato di recente il presule è quello di conoscere capillarmente il territorio, rendermi conto fino in fondo anche delle bellezze, delle fragilità, delle ricchezze e delle povertà di questa stupenda Chiesa che il Signore mi ha affidato».
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