E’ stata rivelata ieri pomeriggio (25 maggio), nella sala della Rocca Flea, la ricostruzione scientifica del volto del Beato Angelo da Casale, Patrono di Gualdo Tadino.
Lo storico svelamento – nell’ambito delle celebrazioni dei 700 anni della morte del Beato – è stato reso possibile dagli studi del professor Fabio Cavalli dell’Università di Trieste, partendo dalla ricognizione della salma nel 2022, commissionata dalla Diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino alle dottoresse Agata Lunardini e Simona Minozzi, referenti per lo studio bioarcheologico del Beato – esami compiuti su più livelli, radiologie e indagini chimiche – messo poi a confronto con le precedenti ricognizioni fatte nel passato.
I dati emersi e ricavati hanno confermato le varie conoscenze storiche sulla vita del santo eremita, tra cui quella che al momento della morte aveva tra i 55 e 65 anni. Era un uomo alto 1.65 cm ed aveva alcuni problemi di salute come l’artrite o acciacchi alle ossa, dovuti probabilmente ai lunghi pellegrinaggi. Nonostante ciò è risultato ben nutrito, forse anche grazie alle generose donazioni della comunità gualdese da cui era molto ben voluto.
Presenti all’appuntamento c’erano anche il sindaco Massimiliano Presciutti e il vicario delle parrocchie gualdesi don Michele Zullato e il presidente del Comitato per i festeggiamenti del Settimo Centenario della morte del patrono Carlo Catanossi che, nelle conclusioni, ha detto: “Oggi è l’evento più coinvolgente e importante delle celebrazioni. Sono rimasto colpito da quanto questo volto sia il volto di uno di noi“.